Regia di Peter Cornwell vedi scheda film
Da un racconto breve di Stephen King, un tentativo della Blumhouse di evocare atmosfere funeree da horror italiano Anni '80. Ma anche un rodaggio per il successivo The visit, diretto l'anno seguente da Shyamalan.
Il piccolo George, con il fratello e la mamma, si trasferisce nella casa dei nonni per accudire l'anziana Mercy, dimessa dall'ospedale ed in stato terminale a causa di un ictus che l'ha resa in condizione vegetativa. In quella stessa casa, nel 1967, il nonno si era ucciso con un'accetta e adesso qualcosa di oscuro e terrificante, evocato forse da un antico grimorio, sta per accadere...
Distribuisce la Universal ma produce la Blumhouse, ovvero garanzia di horror a basso costo, risaputo e spesso prevedibile: che qui propone una storia di Stephen King (triste e patetica purtroppo, ed un altro buco nell'acqua, cinematograficamente parlando) dal titolo La nonna, racconto breve in Italia inserito nella raccolta Scheletri [1].
E, per chi ha visto entrambi i film, noterà come anche The visit (peggiore di questo già brutto Mercy) diretto da Shyamalan e realizzato l'anno seguente, sempre con budget Blumhouse, presenti la stessa vicenda anche se -in peggio- sviluppata alla maniera POV.
Oddio, almeno in Mercy ci sta qualche bella trovata tipo la "lupa della morte", il parlare -da parte dell'invasata- lingue antiche e quindi "morte", il respiro agghiacciante di Mercy che mentre dorme si diffonde nella casa a mo' dello "strozzato" russare dell'Elena Markos di Suspiria (e anche il look dell'inferma anziana ha un ché di stregonesco), o ancora le derive fulciane evocate dal grimorio (che fa tanto libro di Enoch) e dagli occhi sanguinanti come diretta filiazione da Paura nella città dei morti viventi.
Se ci si accontenta di un mix mal assortito di citazioni che finiscono dove iniziano (cioè a se stesse) allora Mercy potrebbe anche piacere (finale comunque a parte, che resta indifendibile) non foss'altro per la sintesi della sceneggiatura che, come il racconto breve da cui è tratto, limita (per nostra fortuna) il montato ad una durata di soli 70 minuti (senza i titoli di coda). Disponibile in dvd per la Universal nel formato anamorfico 2.40:1 e con traccia audio italiana in dolby 5.1.
[1] Lo stesso racconto di King era già stato, più fedelmente, rielaborato come cortometraggio, - diretto da Bradford May - dal titolo "La nonna", incluso nella serie televisiva Ai confini della realtà (44° episodio della prima stagione del nuovo corso a colori, anno 1986).
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