Regia di Ernest B. Schoedsack vedi scheda film
Questo "Il re dell'Africa" ("Mighty Joe Young")
diretto nel 1949 da Ernest B. Schoedsack,
non è uno dei migliori realizzati dal regista
("The Most Dangerous Game" del 1942 era molto
meglio)perché ci sono delle ingenuità evidenti
nella sceneggiatura e nella storia che abbassano
il livello del Film nonostante gli strepitosi
effetti speciali e visivi di Willis O'Brien e
del suo allora allievo Ray Harryhausen che con
la stop-motion,dopo 16 anni da "King Kong"
è visibile i progressi dell'effetto per le scene
realizzate in un modo che sembra vero.
La storia tratta della giovane Jane che resta sola,
dopo la morte del padre, nella sua fattoria in Congo,
con un gorilla domestico.
L'avvento di un impresario le propone di
farla diventare una star e di portare
l'animale in un locale U.S.A che è ispirato
all'Africa ma il gorilla nonostante il successo,
soffre di nostalgia come Jane
(la splendida Terry Moore).
Comunque a parte l'ironia di fondo che
caratterizza tutta la pellicola è anche
una critica al mondo dello spettacolo
che tirando troppo la corda con un
animale che non è del suo habitat
prima o poi si spezza.
E' un vero peccato che questo Film sia
proprio rovinato dalla storia,nonostante
la strepitosa scena quando Joe distrugge
il locale,per poi cadere nella lacrima facile
nella parte finale che mentre c'è la fuga di Jane
c'è la scena dove va a fuoco una scuola che non
c'entra assolutamente con tutto il Film,
sembra messa per far commuovere lo spettatore.
Per concludere un Film medio che capovolge
il personaggio dello scimmione che questa
è un amico della ragazza che lo comanda a
bacchetta e lo tiene calmo che però non
convince per i difetti detti in precedenza.
Il mio voto: 6.
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