Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
L'ultimo eroe di Miyazaki non è un principe colpito da un sortilegio, ma "solo" un progettista di aerei che vive a Tokyo a cavallo fra le due guerre mondiali. Il protagonista si divide fra l'amore per gli aerei e quello per una ragazza ammalata di tubercolosi, entrambi emozionanti e toccanti. Sembra più un film dal vero che a disegni, anche se vi sono strizzate d'occhio ad opere miyazakiane più allegre, come "PORCO ROSSO" e l'episodio "ALBATROSS LE ALI DELLA MORTE" della seconda serie tv di Lupin III. Vi sono omaggi al drammatico "UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE" e ci sono aerei di tutte le dimensioni e grandezze. Può essere che sia un pò tecnico, visto l'argomento trattato, però è davvero un'esperienza grandiosa. Scegliere un film per sintetizzare tutto il Miyazaki conosciuto (amore per gli aerei, odio per la guerra, rispetto per la natura e l'amore) non è facile, ma questo film ci riesce benissimo. Molto simpatici i personaggi di contorno, specie l'ometto col ciuffo che è il superioree del protagonista. Si fuma troppo, ogni scusa è buona per accendersi una sigaretta, però c'è anche tanta voglia di vivere in un mondo migliore. Ottime le scene dove il protagonista sogna ed incontra quello che considera il suo mentore, il conte Caproni, ingegnere italiano. Bellissimo, poetico, ben disegnato, drammatico, sognatore.
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