Trama
L'adolescente Fay è preoccupata per le condizioni di salute del padre, gravemente malato, e per il suo prossimo impegno nella recita scolastica del Macbeth quando inizia a notare come strane coincidenze ed eventi inspiegabili stiano accadendo nella sua vita. Alla base di tutto sembra esservi uno scambio di identità ma con il passare del tempo Fay si convince che si tratti in realtà di un "doppio" che sta a poco a poco capovolgendo la sua esistenza. Nessuno, a parte lo "strano" amico Drew, sembra però dare retta alle sue parole.
Approfondimento
ANOTHER ME: UNA ADOLESCENTE E IL SUO DOPPIO
Diretto e sceneggiato da Isabel Coixet (alla sua prima produzione internazionale), Another Me trae ispirazione dall'omonimo romanzo di Catherine MacPhail ed è un thriller psicologico che racconta la storia dell'adolescente Fay, la cui vita perfetta inizia ad andare a rotoli quando sospetta di essere perseguitata da un misterioso "doppio". Con l'aumentare delle ansie da adolescente ormai prossima alla maturità, il mondo di Fay - tra uno spettro estraneo ma familiare, delusioni e disgregazioni - diventa sempre più inquietante e confuso.Per la terza volta alle prese con l'adattamento di una storia letteraria, la regista Isabel Coixet continua ad esplorare temi e ossessioni a lei care - isolamento, solitudine, paura degli altri, divario tra realtà e desiderio, riservatezza e silenzio, intesi come modi per mettersi in contatto con se stessi - traendo ispirazione sia dai film noir sia dal gotico. Con un mistero da risolvere, Another Me vede Fay lottare con l'idea che potrebbe avere un doppio identico, dal momento che in molti continuano a dirle di averla vista in posti in cui non è mai stata. Oltre alle apparizioni del "doppio", Fay deve inoltre fare i conti con la sua crescita, con il suo ingresso nel mondo degli adulti e con un clima domestico reso sconcertante dalla presenza di un padre malato terminale e dall'assenza della madre.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Eroina moderna, intelligente e consapevole di dover contare solo sulle proprie forze, Fray è interpretata da Sophie Turner, attrice sedicenne nota per essere una delle protagoniste della serie televisiva Il trono di spade. Ragazza normale fino a quando il padre non si ammala, Fray assiste impotente alla distruzione della sua famiglia e, come molti coetanei, si sente un po' distante dagli amici.
Il padre Don, malato di sclerosi multipla e costretto su una sedia a rotelle, ha il volto di Rhys Ifans, chiamato a interpretare un ruolo molto più drammatico e diverso da quelli comici a cui ha abituato il pubblico. Sentendosi in colpa per la malattia che l'ha colpito, Don teme di perdere la vita ma soprattutto ha paura di lasciare la figlia. Anne, la madre di Fray, invece, ha il volto di Claire Forlani. A scuola, Fray è chiamata a mettere in scena la parte di Lady Macbeth per la rappresentazione teatrale del Macbeth di Shakespeare voluta dal professore di teatro John Moffat, interpretato da Jonathan Rhys Meyers. Ciò non fa altro che attirarle l'invidia della rivale Monica, impersonata dall'esordiente Charlotte Vega, e, per di più, Fray scopre presto che l'insegnante ha una relazione clandestina con sua madre Anne.
Durante le prove della recita, Fray si innamora del compagno Drew, interpretato da Gregg Sulkin. Compagni di banco per anni, i due si ritrovano a recitare come marito e moglie e questo permette loro di avvicinarsi e di scoprirsi innamorati. Per entrambi, si tratta del primo innocente e vivace primo amore.
Geraldine Chaplin dà vita al personaggio della signora Brennan, vicina di casa di Fray, mentre Leonor Watling impersona la preside della scuola e Ivana Baquero è Kaylie, amica della protagonista.
RIPRESE TRA CARDIFF E BARCELLONA
Another me è stato girato a Cardiff, dove uno dei set principali era una scuola vera circondata tetramente da molti corvi. Le scene in interni in casa di Fray sono state realizzate in un teatro di posa di Barcellona mentre gli esterni sono stati girati in un inquietante caseggiato a torre, che in passato ha visto morire due persone in un incidente in ascensore.
A rendere più paurose le location e a trasformare il film in una fiaba nera hanno contribuito poi il lavoro della scenografa Marie Lanna e del direttore della fotografia Jean Claude Larrieu.
Note
Adattamento dell'omonimo romanzo di Catherine Macphail.
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Commenti (1) vedi tutti
L'ennesimo racconto di donne e solitudini, è per la brava Coixet una anodina incursione nel mito del Doppelganger, aggiornato al complesso di Elettra ed al rispecchiamento teatrale dell'altro da sè. Gira a vuoto, come la sua anonima protagonista.
commento di maurizio73