Regia di Donnie Yen vedi scheda film
Un vero peccato che tutti i film interpretati da protagonista di Donnie Yen realizzati negli anni '90 siano inediti in Italia. Questo, in realtà, non lo ritengo appartenere tra i migliori. Del resto Donnie Yen è un ottimo attore e un atleta eccezionale, ma nei panni di regista senza dubbio sarebbero stati meglio nomi più esperti come Tsui Hrak o Ringo Lam. La storia vede Donnie Yen nei panni di Fung Man-Hin, un guerriero leggendario soprannominato come "the Wolf". Ormai anziano, Fung conduce una vita ritirata ripensando continuamente ai ricordi e ai rimorsi della sua vita passata. Quando un giovane sicario si presenta nella sua abitazione, Fung gli racconta alcuni suoi passati eventi; di come prese le difese degli abitanti di un villaggio contro i loro carnefici e di come non riuscì a salvare la vita della donna che amava. L'obiettivo del sicario sarebbe quello di uccidere Fung per la fama che questo gesto gli comporterebbe, ma anche se invecchiato il guerriero resta sempre imbattibile... Il film funziona bene dal punto di vista dell'azione e dei combattimenti, inscenando delle sequenze di arti marziali spettacolari e arricchite da qualche effetto speciale. Purtroppo, la componente drammatica e sentimentale non risulta altrettanto riuscita, finendo spesso per annoiare. Il cast secondario è prevalentemente scarso, le ambientazioni piuttosto risicate e i personaggi poco caratterizzati. Soprattutto la storia d'amore tra i due protagonisti non appasisona più di tanto, mostrandosi approssimativa e mal sviluppata. Sicuramente non vengono eguagliate le atmosfere intense e le scenografie paesaggistiche tipiche dei film di Tsui Hark, Zhang Yimou, Ching Siu-tung e Wong Kar-Wai. Rimane comunque un film sufficientemente godibile con un ritmo elevato e tantissime arti marziali. Per gli appasisonati può essere un titolo da recuperare, anche se non penso sia visibile nella lingua italiana
Buona
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