La recensione su Night Moves

Avere un ideale e crederci fino in fondo senza saperne però sopportare a pieno il peso delle conseguenze. Illudersi di sposare una causa e non riuscire a gestirne gli effetti indesiderati. Smaniare nel credere di essere importanti per il futuro e non saper fronteggiare il presente. Ecco il ritratto spietato della gioventù di oggi che ci regala Kelly Reichardt in Night Moves, opera che subito ci catapulta i tre personaggi principali alle prese con la loro missione ecologistica. Per loro credere nello sviluppo sostenibile e nel ridurre i danni del progresso è un modo per riempire il vuoto delle loro esistenze allo sbando e senza certezze: Harmon è stato nell’esercito ma vive un’esistenza ai margini della società, Dena è solo vittima di un capriccio che non riesce a gestire neanche con i soldi di papà e Josh è uno studente la cui paranoia frena ogni prospettiva futura. L’ecologia per i tre non è altro che una valvola di sfogo, una via di fuga a quella provincia americana che tutto sa inghiottire e trivellare.

Come adepti di una setta segreta si muovono in incognito, si chiamano spesso per le sole iniziali dei nomi e si autoconvincono di agire per il bene della natura nel mandare in aria la diga su un lago di una centrale elettrica. Non importa se il loro folle gesto avrà delle conseguenze peggiori di quelle preventivate (l’imprevisto è dietro l’angolo, eppure i tre sembrano non aver considerato i rischi a cui vanno incontro per colpa di una convinzione che li rende ciechi) o se faranno un semplice buco nell’acqua. L’impressione è che vogliano, per noia o per disperazione, creare rumore e sentirsi essenziali nel grande ciclo della vita. Minando con sette tonnellate di nitrato d’ammonio la diga sperano di ridare a un terreno ormai secco nuova linfa vitale e di cancellare con l’acqua i segni di un’umanità sempre più ottusa e schiava del progresso.

L’acqua che verrà rilasciata invece spazzerà come uno tsunami la loro psiche: Harmon scomparirà dalle scene per diventare solo una voce tra tante, colui che non vuol sentirne più niente di quanto compiuto; Dena sarà devastata dal senso di colpa e dalla conseguente orticaria di origine nervosa per aver generato involontariamente un processo di morte che finirà per toccarla molto da vicino; Josh, invece, sarà travolto dai suoi stessi pensieri, dal timore che qualcuno lo scopra e demolisca la sua esistenza da bravo ragazzo.

Chi sono i giovani di oggi e dove vanno? Quanta forza hanno nel voler cambiare il mondo e far la rivoluzione? Quanto sono disposti a mettersi in gioco e quali basi hanno per auto-supportarsi? Sono queste le domande che Night Moves instilla nella mente dello spettatore con una messa in scena che rasenta la perfezione e una sceneggiatura di ferro capace di virare dall’action al drammatico, passando per il thriller e l’azione. Sullo sfondo di una provincia americana dove nessuno riesce a star zitto contribuendo a creare il crescere di una follia che esplode nel finale, Night Moves procede come un treno ad alta velocità senza incorrere mai in ritardi e pericolosi cambi di binari grazie anche a tre prove attoriali di tutto rispetto, confermando i talenti già noti di Dakota Fanning e Jesse Eisenberg.