Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Esordio sostenuto da Cristaldi che stava cercando linfa nuova, e con profitto, proprio in questi anni; Nichetti era un personaggio lunare, di una simpatia non fracassona, ma con venature surreali, e la proposta di un film completamente diverso prese campo, facendo rimanere incantati critica e pubblico, con un'operazione diversa e temeraria, ma concentratamente riuscita. Lo stesso personaggio di Nichetti che a tratti si ispira a Charlot, a tratti Tatì riesce a colpirci e a descrivere una Milano reale e per questo vulnerabile, siamo in pieno anni di piombo, e questa nota di leggerezza che ci fa riflettere, colpisce in pieno, senza dialoghi e quindi doppiamente temeraria e con una musica ben inserita firmata da Detto Mariano. Nichetti è un personaggio singolare del nostro panorama cinematografico, che ha sempre colpito giusto con idee diverse e con fantasia davvero fuori dal comune, ha un solo difetto, perde in fase di sceneggiatura, che non sempre riesce a sostenere l'idea di partenza e per questo dovrebbe rivolgersi a persone di fiducia, che lo mettano al riparo di certe perdite che in fase di realizzazioni vengono fuori, facendo precipitare l'idea fulminate proposta.
Non è una stotria ma un piccolo viaggio nella Milano aggrovigliata in sé stessa
Esordio davvero con i fiocchi, con un'idea legegra e temeraria di cinema
Fa parte del film, insomma è lui la chiave
Un'amica in ruolo spiritoso
Era la ragazzetta emergente tutta capelli, ma poi ha fatto anche cose di più sostanza
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