Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
In contemporanea con gli esordi di Massimo Troisi, di Carlo Verdone e di Nanni Moretti, "Ratataplan" è un'opera che ha dato una scossa alla commedia italiana di quel determinato periodo; con ciò, infatti, si esordirà anche Maurizio Nichetti con un successo altrettanto inatteso mettendo in atto questa favola metropolitana surreale nella quale il suo personaggio non spiccerà nemmeno una sola parola affidandosi solo a una comicità genuina e gestuale. E' un tentativo di ritornare alla comicità semplice e dolce dallo stile di Charlie Chaplin, adottando anche lo stesso stile che adoperò R.Pozzetto nella sua prima opera "Saxofone", con un protagonista che sa guadagnarsi simpatia dal pubblico con la sua buffoneria clownesca. Questo viene adoperato dallo stesso Nichetti per affrontare temi importanti quali il rapporto interpersonale, il disagio giovanile e la disoccupazione, offrendo uno sguardo sulle alienazioni della vita moderna.
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