Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film
Un film che riesce a dimostrare come a volte, con misura e senza eccessi, è possibile fare dell'ottimo cinema raccontando storie e sentimenti senza cercare facili vie di fuga nella spettacolarizzazione delle emozioni. Due famiglie a cui sono stati scambiati i bambini alla nascita vengono stravolte da una girandola di sensi di colpa, paure e speranze nell'affrontare il futuro scambio dei pargoli ormai bambini senzienti. Senza però lasciarsi prendere dal pathos, il regista riesce magistralmente a riscostruire tutte le tessere di un puzzle che si dipana strada facendo con aspetti imprevisti, dubbi e repentini ripensamenti, recriminazioni tra coppie sconvolte e messe a dura prova da questo tsunami emotivo. Tutto però riesce a rimanere pacato, quasi che la telecamera sentisse l'imbarazzo del partecipare attivamente alla scena, con uno stile che ricorda la pudicizia di un altro bel film giapponese "Ritratto di famiglia con tempesta" alle prese con vicende altrettanto drammatiche. Un film che risulta pertanto dotato di un estremo equilibrio, un'ottima pagina di cinema che merita visione e riflessione.
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