Regia di François Ozon vedi scheda film
La bellissima Marine Vacht, meteora del mondo cinematografico, è la protagonista di una pellicola che ricorda molto, per certi aspetti, le vicende dell'Adriana di "Io la conoscevo bene" nella perfetta interpretazione di Stefania Sandrelli
Ricorda molto l'Adriana di "Io la conoscevo bene", nell'ottima interpretazione di Stefania Sandrelli, questa diciassettenne che sembra quasi insensibile all'usare (ed essere usata) dalla scorciatoia della prostituzione per sfuggire alla noia, più che per bisogno economico. E se nel personaggio di Pietrangeli, che non si prostituiva ma alla fine veniva comunque usata dai vari partner quasi come lo fosse, tutto scivolava come acqua su un vetro (salvo un precipitare degli eventi nel finale, quasi un tragico urlo di liberazione), invece Isabelle vive quell'insensibilità emotiva come un qualcosa di scontato, quasi inevitabile, e per lei la scossa emotiva deriverà dalla morte di uno dei clienti che porterà a svelare i suoi segreti davanti ad una famiglia fino ad allora fin troppo distratta. Ozon gira una pellicola che ha il pregio di avere la stessa insensibilità della protagonista, uno sguardo distaccato e quasi freddo, senza voler dare un giudizio morale,e che si mantiene tale anche nella seconda parte dove tutti i nodi vengono al pettine. Ottima e, ca va san dire, bellissima la giovane Marine Vacht.
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