Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Bellissimo thriller cupo ed angosciante.
E' un bellissimo thriller un po' psicologico, cupo ed angosciante, ambientato in una piccola cittadina statunitense apparentemente tranquilla, ma perennemente cupa e nuvolosa, come gli animi dei personaggi che la abitano. Una cittadina che nasconde qualcosa di tremendo e di assurdo dietro l'apparente normalità. E' un thriller che ci mostra come il male, i 'demoni' vivano all'interno di tutti gli uomini, anche di quelli più ordinari, anche di quelli più buoni; ad esempio Hugh Jackman, quando gli viene rapita la figlia, non esita a diventare un mostro torturatore pur di ritrovarla col silenzio assenso di chi gli è vicino (e lui è uno dei buoni, una vittima della follia nascosta nella città e negli uomini) e persino un sacerdote pare aver fatto altrettanto, per punire un sadico rapitore che viene ritrovato cadevere nel suo scantinato (ma mente o dice la verità?).
Il regista Villeneuve riesce benissimo nell'intento di realizzare un film complesso e dalle mille sfaccettature, misterioso e profondo come l'animo umano, un animo che è perennemente prigioniero (perché qui prigionieri lo sono tutti, non solo le bambine rapite) di qualcosa di più grande di lui, di qualcosa di invisibile che lo incatena e che è bene rappresentato dall'atmosfera grigia ed un po' morbosa che avvolge la città dove vivono i personaggi, in cui gradualmente emergono dei misteri e delle cose sconcertanti.
Nonostante la lunga durata, Prisoners scorre meravigliosamente. Il ritmo è serrato, la narrazione è impeccabile, la tensione è sempre alta e nel finale letteralmente esplode. Insomma, è un film che cattura le menti ed i cuori dall'inizio alla fine e che rimane ben impresso.
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