Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Denis Villeneuve , regista pluripiemato sin dagli esordi, passa dal "Cinema d'Autore" di "Polytecnique" e "La donna che canta" (film da "10 e lode" , coinvolgenti ed imperdibili per chi scrive) al genere Thriller in quel di Hollywood, al servizio di una Grande Major. E' automaticamente un venduto ? NO ! Ma quando mai ! Certi amori si voglion tenere nascosti: quando diventano di tutti, non è più lo stesso. Film cupo e disturbante,"Prisoners" per chi scrive è uno dei più grandi thriller mai visti in sala : già un classico della paura "recente" insieme a Zodiac. Qualche piccola ingenuità e forzatura, (ve ne erano anche in la "La donna che canta": ma è un un discorso che rientra nella "mano" del regista, lui vuole far tornare ad ogni costo i tasselli del racconto. Ed è in quest'ottica che si dovrebbe vedere il finale, altro che americanata!) ne scalfiscono solo di poco il valore. Atmosfere soffocanti (che per forza drammaturgica richiamano alla mente altri due film da me molto amati, ovvero "Mystic River" e "La promessa"), regia solenne e incalzante, soggetto intrigante, montaggio di precisione matematica, fotografia plumbea e semplicemente perfetta di Roger Deakins, due protagonisti intensi, credibili e convincenti (con il tenace poliziotto Gyllenhall , incapace di piegarsi davanti all'incedere del male, ad avere la meglio) e altri due grandi personaggi a supporto, interpretati da Melissa Leo e Paul Dano. Difficile fare di più: eh no, Villeneuve non si è affatto perso in quel di Hollywood. Uno di quei film che ti entrano sotto pelle e non ti abbandonano più. Voto: 9
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