Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Fino a che punto è possibile non farsi comprare? Qual è il limite oltre il quale è impossibile cedere alla tentazione di non trasformarsi in un assassino in cambio di uno spropositato compenso?
Quando sulle pagine di tre quotidiani nazionali giapponesi appare l'offerta da parte di un anziano miliardario, a cui è stata barbaramente uccisa la nipotina adolescente, che garantisce il compenso di un miliardo di yen a chiunque riesca ad uccidere il serial killer autore del delitto, lo stesso colpevole, spaventato, decide di costituirsi e si consegna alla polizia per ottenere protezione.
Cinque tenaci agenti dovranno scortare il bieco serial killer assicurando che arrivi vivo a Tokyo, ove verrebbe poi regolarmente processato.
Ma la taglia che l'omicida si porta appresso, fa gola a molti. Anche a chi, disperato, pur di intascare la somma, è disposto a commettere l'omicidio in modo plateale, rischiando la galera, ma assicurando magari una vita di agi ai propri familiari in difficoltà economiche.
Per i cinque agenti, neppure loro esenti da tentazioni ad agire per intascarsi la lauta, anzi spropositata ricompensa, sarà l'inizio di una corsa rocambolesca contro tutti e tutto, divenendo i sei fuggitivi, il gruppo più ricercato ed ambito da una massa di delinquenti o aspiranti tali, motivati dell'incredibile riscatto in palio.
Takashi Miike non rinuncia allo schema tipico di molte sue incursioni in adattamenti di manga o videogames in cui poche persone combattono e devono affrontare un nemico numeroso ed indistinto come una folla.
Qui il prolufico autore, spesso geniale, ma altrove anche bizzarro ed incontenibile, appare più serio e rigoroso del solito e, nonostante la storia ceda talvolta in situazioni e dialoghi altisonanti o a rischio di facile retorica, bisogna ammettere che la dinamica frenetica e concitata del thriller molto avvincente, la vince sulle parole, a tratti ridondanti e sin troppo ad effetto.
Di fatto la vicenda presenta situazioni di emergenza, pericolo e fuga da una minaccia dilagante e onnipresente, viste in mille altre occasioni.
Ma la struttura regge molto bene e la storia, per quanto prevedibile o già scritta, è in grado di attanagliare alla sedia anche lo spettatore più smaliziato.
Tutto merito di una regia sapiente ed esperta che riesce a utilizzare i cliché ed i trucchi più collaudati a suo vantaggio, con un gran sfoggio di suspence e colpi di scena o ribaltamenti di ruoli in grado di confermarci come sia quasi impossibile trovarsi di fronte ad una persona pura ed incorruttibile.
Nessuno in fondo è senza prezzo, e viceversa qualsiasi cosa può essere comprata, fatta propria, tranne (per ora) l'immortalità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta