Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Johnny Clay, ex carcerato, progetta un grosso colpo: impadronirsi dell'ingente somma, custodita negli uffici di un ippodromo in un'importante giornata di corse. Il piano viene studiato in tutti i suoi particolari, e a ciascuno dei complici è affidato un compito. Gli esecutori principali sono quattro, Kennan, un poliziotto assillato dalla necessità di pagare dei debiti di gioco; O'Reilly, un barista che ha la moglie ammalata e bisognosa di cure, Unger, vecchio allibratore alcoolizzato; Peatty, un modesto cassiere dell'ippodromo, vittima dell'amore non corrisposto per la moglie, Sherry, donna ambiziosa ed avida. Ci sono inoltre due collaboratori che non conoscono il piano di Johnny. Gli ingranaggi predisposti funzionano perfettamente e Johnny riesce a mettere le mani su un due paio di milioni di dollari. Nel luogo stabilito i complici stanno aspettando Johnny per la spartizione del bottino. Invece del capo, si presenta un giovanotto armato: è l'amante di Sherry, la moglie del cassiere, che, venuto a conoscenza dell'impresa, vuole impadronirsi dell'ingente somma...
Le ombre, sfruttate molto bene, danno un tocco speciale a The Killing
Rapina a mano armata è un bel film del quale ho apprezzato in particolare 3 cose:
Allo stesso tempo devo però dire che ci sono almeno un paio di rilievi da fare al primo grande film di Kubrick.
In primis avrei preferito vedere la sparatoria o comunque non saltare in un secondo dallo sparo alla vista di un tappeto di cadaveri; oltre a questo, il film mi ha ricordato Delitto per Delitto e in modo più sfumato il primo L'uomo che sapeva troppo di Hitchcock: non me ne vogliano i kubrickiani, ma secondo me Hitch l'avrebbe reso ancora più bello di quanto già non sia.
Amatissimo dalla critica americana, The Killing fu un grande flop commerciale.
Nel mio ranking di Kubrick (so far) è dietro a capolavori come Barry Lyndon e Arancia Meccanica ma anche a Lolita. L'ho invece preferito a Shining, Stranamore e FMJ.
Voto: 7.5/10
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