Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Grandioso esercizio di stile da parte di un Maestro ormai ufficialmente riconosciuto come tale (dopo questo film la critica lo paragonò a più riprese a Welles). Il ritmo, la storia incalzante, la scelta di prendere più punti di vista per raccontare la vicenda, i continui flashback e flashforward, la voce narrante fuori campo che minuziosamente dettaglia i preparativi e le operazioni della banda: tutto così coinvolgente da far sentire lo spettatore in un certo senso 'partecipe' - quantomeno emotivamente. Ottanta soli minuti mostrano anche un discreto possesso del dono della sintesi. Il finale beffardo è memorabile.
Cinque uomini si organizzano per fare il grande colpo all'ippodromo, luogo da tutti quanti frequentato per vari motivi: uno è il barista, uno un cassiere, uno è un poliziotto, uno un 'cliente' e uno un alibratore. Il piano sembra procedere perfettamente, ma c'è una 'soffiata': chi sarà stato a tradire la banda?
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