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Rancho Notorius

Regia di Fritz Lang vedi scheda film

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alfatocoferolo

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La recensione su Rancho Notorius

di alfatocoferolo
10 stelle

Lang si cimenta in un genere non suo e lo fa proprio. Senza mezzi termini o giri di parole: questo film è genere a sè. C'è tanto del western di stampo classico ma si respira un'aria diversa, più leggera nella inquadrature ed al tempo stesso più tesa nei giochi psicologici tra i vari personaggi. La componente psicologica e sentimentale è presente e imponente ma non si rinuncia al machismo ed alle sparatorie così come all'etica del vecchio west. Il tutto però fa da cornice ad una storia che è un misto tra ciò che ci si potrebbe aspettare da questo genere e quello che invece si ritrova più di frequente in Lang, ovvero il thriller. Il quadretto iniziale di beatitudine viene interrotto da un omicidio con tentativo di stupro; l'uomo innamorato della ragazza cercherà vendetta seguendo tracce minime che lo condurranno dritto nel covo dell'omicida. Il protagonista non è un banale cow-boy, è un investigatore discreto che osserva, cerca indizi, parla poco ma in maniera mirata e studia le persone riuscendo a portarle dove vuole. Ci sono tutti gli ingredienti per fare di questo film un capolavoro di contaminazione; la colonna sonora, le sparatorie, il linguaggio urlano l'eredità del west ma di contro i tempi propri del genere non vengono rispettati e, dove ritiene, Lang decide di premere il tasto di forward (vedi alcune fasi di indagine solo accennate, con musica in sottofondo e dialoghi lasciati in modalità muta) o quello di reward (vedi i numerosi flashback in cui il racconto passa dal verbale al visuale) con disinvoltura e naturalezza conferendo freschezza e (oserei dire) immortalità alla sua pellicola. Consigliato a tutti, un film immenso.

Sulla trama

Non leggete quella di film.tv. Tanto per cambiare è zeppa di spoiler e toglie ogni bello alla visione.

Sulla colonna sonora

Meravigliosa. Il tema d'apertura mette subito le carte in chiaro su cosa aspettarsi, poi poche incursioni ancora tra un richiamo e l'altro ed il gioco è fatto. Come sempre Lang sa pilotare i cinque sensi dello spettatore come e dove vuole.

Su Fritz Lang

Quando un regista riesce a cimentarsi con generi diversi adattando il genere a sè piuttosto che il contrario, si è di fronte ad una leggenda. Senza ombra di dubbio uno dei migliori registi di tutti i tempi.

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. alfatocoferolo
    di alfatocoferolo

    @Neve, io ho bisogno delle trame e delle opinioni perché non ho una cultura cinematografica sufficiente a permettermi di stabilire che film vedere solo sulla base di poche indicazioni. La maggior parte delle opinioni sono pulite e utili, poche invece contengono spoiler segnalate ed alcune danno anticipazioni sul finale in maniera sbagliata (e quando è capitato l'ho segnalato all'autore perché almeno indicasse lo spoiler). Ma certo se si parla delle trame fornite da film.tv allora il discorso cambia perché non è corretto mettere tanti spoiler (ne ho contanti davvero parecchi) da parte di chi gestisce un simile sito e SA cosa significa anticipare un finale. Io stesso metto disclaimer enormi quando rivelo passaggi che possono danneggiare la visione. Mi spiace per gli amici che hai, i miei per fortuna non coltivano la mia stessa passione per il cinema, per cui non corro di quei rischi... :) @Maso, l'intervista è sottotitolata? :) Perché con l'inglese non ho molta familiarità. Quanto alle tue parole le condivido in pieno, Lang è diventato il mio preferito un film alla volta e di nessun regista come di lui posso dire di apprezzare ogni singolo film (ed ancora me ne mancano) ma nonostante questo non mi piace parlare per assoluti perché è impossibile paragonare certi artisti che magari in modo diverso hanno raggiunto livelli inarrivabili, come quelli che nomini tu ed a cui ci sono altri nomi da accostare (es. Orson Welles).

  3. luisasalvi
    di luisasalvi

    Decenni fa era comparsa su un giornale la notizia che in USA era stato concesso un divorzio per crudeltà mentale perché il coniuge (non ricordo se fosse il marito o la moglie) scriveva il nome dell'assassino sulla prima pagina dei gialli, prima di passarli al partner.
    Trovo giusto rispettare il desiderio di molti di non conoscere la conclusione (anche se a volte dimentico di segnalare lo spoiler...); tuttavia per i film "d'arte" (non per quelli di consumo) a me conoscere la vicenda consente di valutare meglio fin dalla prima visione, anche se poi un buon film va rivisto molte volte. Hitchcock sa creare la stessa tensione nello spettatore anche quando lo si conosce a memoria (esemplari i due brani de "L'uomo che sapeva troppo", del colpo di piatti al concerto e del canto e fischio di "Que sera sera"), mentre registi meno incisivi ottengono suspense alla prima visione grazie alla vicenda e/o alla sceneggiatura, ma rivisti non dicono più nulla; certo, questi vanno visti senza sapere come le cose vanno a finire... ma io considero una perdita di tempo il vederli. Come per i due film di Neil Jordan che ho visto ("Un amore, forse due" e "La moglie del soldato"), giocati su una sorpresa ad effetto (effettaccio).
    Quanto ai massimi registi, bisognerebbe conoscerli tutti a fondo per riconoscerli, e forse non basterebbe neppure. Su Fellini metto la mano sul fuoco; da giovane aggiungevo fra i massimi Kurosawa, Bergman, Dreyer, che ora continuo a stimare, ma forse con qualche riserva. Poi sono stati i russi, in particolare Ejzenstejn e Barnet, poi Murnau e Lang, ma non tutto, e così via...
    Questo mi pare molto interessante, ma non sono convinto che sia un capolavoro. Segnalo comunque qui (in attesa di riportarlo forse in una mia opinione) che l'ho visto (rivisto) il giorno dopo aver visto il primo atto di "Così fan tutte" di Mozart (registrato a Ferrara, diretto da Abbado) e subito prima di vederne il secondo atto; ne ho ricavato la netta sensazione che Lang avesse ben presente quest'opera nel girare il suo film, con il protagonista che finge un amore improvviso e irresistibile e lei che ne viene facilmente sedotta, ma cerca di resistere, lo caccia, poi vuole fuggire; ricompare il suo uomo, ecc. Mi fermo, perché non vorrei che ora qualcuno leggesse questo commento prima di vedere il film...

  4. luisasalvi
    di luisasalvi

    Dimenticavo... Sì, anche Orson Welles, naturalmente.

  5. alfatocoferolo
    di alfatocoferolo

    Beh, che sia un capolavoro è solo una mia opinione ovviamente, magari condizionata dalla mia venerazione per Lang... :) Grazie a te.

  6. cherubino
    di cherubino

    "RANCHO NOTORIUS" (presentato da questa recensione) fa parte dei 164 film scelti finora da cherubino quali CAPOLAVORI con relative recensioni ***** (n° 85, seconda selezione, pubblicata l'11.6.17):
    //www.filmtv.it/playlist/697443/seconda-selezione-di-capolavori-con-relative-recensioni-a-5/#rfr:none

    1. alfatocoferolo
      di alfatocoferolo

      Grazie. :)

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