Regia di Cody Cameron, Kris Pearn vedi scheda film
Il cibo non cade più dalle nubi, ma cammina dolcemente (o sapidamente: vedi i cetrioli antropomorfi) con noi. Da quando il giovane Flint Lockwood ha accidentalmente scatenato agenti atmosferici commestibili sull’isoletta di Swallow Marina, la pioggia mangereccia ha creato ibridi animal-alimentari che ora minacciano di invadere il mondo. Chester V, canuto scienziato idolo dell’inventore ragazzino, gli chiede di unirsi alla sua squadra: Flint accantona il sogno di aprire un laboratorio con la deliziosa meteorologa Sam Sparks e s’ingegna per indossare l’ambita tuta arancio, riconoscimento di una vita tesa verso la scoperta. Ma il cambiamento coinvolgerà inevitabilmente gli affetti del protagonista, accecato dalla luce riflessa dal suo mentore (e dai suoi ologrammi), e convinto che la singolare fauna del luogo natìo sia vorace e pericolosa. Meraviglioso racconto di formazione umano-alimentare dove i cattivi si nascondono dietro marchi simbolo di garanzia, schiera nuovi mostri partoriti dall’umana sconsideratezza. Ogni specie è un’invenzione saporita, stuzzica l’appetito solo a sentirla nominare (la crasi tra “ragno” e “panino” non è mai stata così gustosa), ma la bellezza dello spettacolo jurassico imbastito da Cameron & Pearn trascende le parole: fragole con grandi occhi smeraldo curiosi come quelli di un bimbo, marshmallow appiccicosi come gattini che fanno le fusa, insegnano ad avere rispetto del cibo augurandoci di essere, per davvero, ciò che mangiamo.
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