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Sorority Party Massacre

Regia di Chris W. Freeman, Justin Jones vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sorority Party Massacre

di undying
5 stelle

Commedia piuttosto ritmata ed efficace, in grado di assicurare i canonici cento minuti di demenziale divertimento. Ma attenzione: il thriller e l'horror non sono certo qui di casa.

 

locandina

Sorority Party Massacre (2012): locandina

 

Los Angeles. Il detective William Watts (Thomas Downey) a causa dei suoi modi violenti si ritrova esentato dal servizio. Per abbreviare i tempi della sospensione, il capitano gli offre la possibilità di recarsi in una baia, presso uno sperduto paese denominato Grizzly Cove, alla ricerca della giovane figlia Holly (Casey Fitzgerald): scomparsa dopo essersi recata per l'annuale concorso della Sigma Phi Pi, una confraternita liceale composta da sole ragazze. Supportato dallo svampito sceriffo Barney (Ed O'Ross), e dalla sua assistente Lang (Amanda Barton), William scopre che da oltre vent'anni, puntualmente in corrispondenza della manifestazione, si succedono delitti che vedono coinvolte le partecipanti. Tutto ruota attorno alla figura della dispotica Stella Fawnskin, a capo della giuria e coinvolta in un fatto di sangue avvenuto durante la prima selezione, datata 1965.

 

Marissa Skell

Sorority Party Massacre (2012): Marissa Skell

 

La trama, il titolo e -soprattutto- la locandina suggeriscono trattarsi del classico horror sanguinolento ma già dagli psichedelici titoli di testa il dubbio su quale registro vogliano andare a parare gli autori si insinua pesantemente. Infatti solo i primi dieci minuti (fortemente in debito con Scream) si mantengono nei binari del genere, prontamente abbandonato con la presentazione "frenetica" del maldestro poliziotto protagonista, un vero "rompi palle". Quando poi, a breve, scorre -con uso epilettico dello split screen-  l'introduzione sporcacciona (ovvero con abbondanza di nudo) delle sette figaccione candidate per l'incoronazione... si capisce che dall'horror siamo passati alla commedia. E sotto questo punto di vista, ovvero accettato come grottesco, Sorority party massacre si lascia seguire riuscendo talvolta a sorprendere per una certa carica anacronistica, che ne rende il prodotto finale più affine alla commedia sexy italiana Anni '70 che ad un thriller della seconda decade del nuovo millennio, almeno stando ai momenti più deliranti, tra i quali: uno sceriffo che soffre di aerofagia (vedere per credere); un mongoloide che -attraverso un buco nel muro- spia la spogliarello messo in atto dalla bella Brooklyn (la perfetta Eve Mauro, agghindata con lingerie da cardiopalma); la maggiorata Veronica (Rebecca Grant, oltre quarant'anni suonati, mostra un fisico da urlo) che, prima d'essere data in pasto alle api, vanta di avere incontrato Colin Farrel.

 

Thomas Downey

Sorority Party Massacre (2012): Thomas Downey

 

A conferma di come gli attori -giocando più che lavorando- non si siano affatto presi sul serio, il fatto che ogni delitto sia pressoché oscurato (eccezion fatta per quello iniziale) per lasciare invece spazio ai corpi femminili spesso nudi, modellati, ritoccati, ambiti ed esplorati dalle stesse ragazze: fondamentalmente sono proprio loro i veri mostri -celati dal bell'aspetto, che ne scatena pulsioni lesbiche- presenti nel film.

 

 

Curiosità 

La locandina del film (anche nella tonalità del colore) tenta di sfruttare lo stile grafico del più famoso remake I spit on your grave (2010).

Nel finale -non a caso ambientato in una toilette- il detective DePinto si prende gioco di William. Lo sboccato uomo, seduto e "rumoreggiante" sulla tazza del water, sbeffeggia il collega prima di subire le conseguenze del suo atto. Non ci è affatto nuovo quel viso: e per forza, si tratta di Ron Jeremy, porno attore storico (e lievemente sovrappeso) attivissimo nel settore delle luci rosse sino dagli anni della Golden Age (fine 1970) e per tutto il decennio a seguire, caratterizzato poi dall'invadente mercato home video delle videocassette.

 

locandina

Sorority Party Massacre (2012): locandina

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