Un padre e i suoi due piccoli figli di dieci e sei anni sono alla ricerca della loro arca di Noé per sopravvivere in una società dai consumi follemente eccessivi. Abbandonato dalla moglie, frustrato dalla vita e senza grandi risorse finanziarie, l'uomo guadagna qualche soldo indossando i cartelloni pubblicitari di lussuosi appartamenti in vendita mentre inesorabilmente si avvicina il giorno in cui dovrà lasciare la sua casa, destinata alla demolizione.
Più di una volta durante il film non ho potuto che pensare ai fatti miei, purtroppo non mi ha preso granchè: in una scena, ad esempio, due personaggi in primo piano guardano un muro in assoluto silenzio ed immobili per 12 minuti di fila. Ok l'autorialità ed ok il dolore di questi "stray dogs", ma 12 minuti!
Sono arrivato alla visione di “Stray dogs” con aspettative molto alte, perché, in particolare qui su Film tv, il film di Tsai Ming-liang ha ricevuto recensioni elogiative che gridano al capolavoro assoluto (anche se su altre fonti, come IMDB, ve ne sono molte altre meno entusiaste e alcune decisamente negative). E’ un’opera singolare, all’insegna di una… leggi tutto
Ci sono film sui quali è divertentissimo non soltanto scrivere l’ineluttabile e meritatissima stroncatura, ma anche immaginare gli alti pensieri che il bidone in oggetto ha senz’altro stimolato nella critica-che-ne-sa, oltre che nei giurati – in questo caso di Venezia - che hanno omaggiato il nostro Cani randagi del Gran Premio della Giuria. Ci diranno quindi che il… leggi tutto
Qualche decina di magnifici tableax prospettici per dipingere la vita randagia di una famiglia di esclusi dal boom cinese. Tsai fedele a se stesso, al magistero di Antonioni ma anche del Tati di "Playtime" e del Kiarostami di “Sotto gli ulivi”, con evocazioni di Apichatpong nelle sequenze iniziali in mezzo alla natura, setta tono ed ambientazione storico-geografica con un pugno di…
Il cinema di Tsai Ming-liang filma il vuoto facendocene avvertire tutta la sua cancrenosa presenza. Un cinema estremo e anti spettacolare perché… segue
Abbandonato dalla moglie e costretto a vivere di espedienti ai margini della città di Taipei, un uomo di mezza età (Lee Kang-sheng) cerca di guadagnare qualche soldo “indossando” il cartellone pubblicitario di un’agenzia immobiliare. Lui, che una casa non ce l’ha e vive dove capita insieme ai due piccoli figli (Lee Yi-cheng e Lee Yi-chieh). Perché…
Partecipo piuttosto attivamente a questo bel sito di cinema dal maggio 2011, e da un paio di anni successivi a quella data, sono solito, ogni fine anno,… segue
Con un paio di mesi di anticipo sulla fine del decennio, propongo la mia lista dei migliori film della decade (so che alcuni considerano il decennio a partire… segue
Ci sono film sui quali è divertentissimo non soltanto scrivere l’ineluttabile e meritatissima stroncatura, ma anche immaginare gli alti pensieri che il bidone in oggetto ha senz’altro stimolato nella critica-che-ne-sa, oltre che nei giurati – in questo caso di Venezia - che hanno omaggiato il nostro Cani randagi del Gran Premio della Giuria. Ci diranno quindi che il…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Un cinema proveniente dall'altra parte del mondo, che mette in scena la fine della vita. Come ammesso da subito dallo stesso regista, in Stray Dogs (2013), non c'è narrazione, o meglio il tutto si riduce ad un padre (Lee Kang-sheng) ed i suoi due figli, che si barcamena in una Taipei piovosa ed iperconsumista, cercando di sopravvivere giorno dopo giorno.
Lo stile adoperato è…
Sono arrivato alla visione di “Stray dogs” con aspettative molto alte, perché, in particolare qui su Film tv, il film di Tsai Ming-liang ha ricevuto recensioni elogiative che gridano al capolavoro assoluto (anche se su altre fonti, come IMDB, ve ne sono molte altre meno entusiaste e alcune decisamente negative). E’ un’opera singolare, all’insegna di una…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Stare al mondo...
...stare nell'immagine, ma essere altrove, lontano dagli altri. Gli occhi si sporgono oltre un ramo, cercano di oltrepassare il traslucido delle superfici, tentano di ovviare alle difficoltà intercorse nel guardare le figure, nello Spazio infinito che sta nei luoghi della Terra, con l'umanità che vi si muove peregrina e muta, come tante…
«Questa volta forse volevo intervenire in maniera ancora più radicale sulle modalità di narrazione. Mi spiego meglio: per me ciò che è importante è concentrarmi sulla gestualità, sui gesti quotidiani di questi personaggi, che non veicolano per forza, a priori, informazioni narrative attraverso le proprie azioni. È in questa…
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Commenti (7) vedi tutti
Gaveve la nàtta. S'na pol pi nen 'd gavade simil. SOTTO ZERO ed è la stagione giusta....
commento di BradyEvitato per un pelo... Grazie per i precedenti commenti.
commento di paoscaPiù di una volta durante il film non ho potuto che pensare ai fatti miei, purtroppo non mi ha preso granchè: in una scena, ad esempio, due personaggi in primo piano guardano un muro in assoluto silenzio ed immobili per 12 minuti di fila. Ok l'autorialità ed ok il dolore di questi "stray dogs", ma 12 minuti!
commento di NikArduoDi una lentezza estenuante.
commento di gruvierazVita in Famiglia e all'aperto e/o al SuperMercato lentissima e visione lunghissima ! voto.0.
commento di chribio1Due ore e un quarto di nulla d'autore.
leggi la recensione completa di giansnow89Capolavoro assoluto. Film di una portata straziante.
commento di Dompi