Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Mio Dio un film discreto anzi, più che passabile, completamente rovinato dalla squallida interpretazione vocale della Golino…che schifo; eppure in altri film non mi era parsa così cagna (senza offesa per i nostri amici a 4 zampe)…davvero indecente! Sembra che recitasse (no, scherzo) con la bocca impastata di saliva; dopo 5 minuti di film mi stavano letteralmente esplodendo le orecchie. Per fortuna che poi si è levata dalle balle per un po’, ma poi è tornata…ma dico io. Per anni gli “attori” italiani (o meglio: persone che prestavano la loro immagine alla macchina da presa) sono stati ridoppiati da loro colleghi che almeno avevano fatto corsi di dizione e quant’altro, perché mai si è dovuta abbandonare questa bella (e furba) tradizione? Si dirà: “non sta bene”. Ok, allora non si può dare la parte a qualcuno che sia davvero un attore (anche vocalmente)? Certo quelli non mancano in Italia…
A parte questo il film, dicevo, è carino: classico road-movie (con annessi paesaggi da cartolina) in cui la strampalata coppia di protagonisti finirà per solidarizzare, vivere belle esperienze e far commuovere (Cruise e Hoffman, nei rispettivi ruoli, sono stati certamente bravi). Però mi viene da pensare a cosa sarebbe stato se al posto di un genio autistico ci fosse stato un autistico e basta (come, penso, nella maggior parte dei casi reali). Davvero avrebbe ottenuto il rispetto dello spavaldo fratellino (e quello di una fetta del pubblico che, un po’ipocritamente, avrà gioito nel vedere alcune scene tanto emozionanti quanto false)?
Voto: tre stelle effettive, due a causa della Golino (ma se non si fosse levata di torno per metà film sarei stato costretto a dargliene una sola).
Ah quasi dimenticavo: più che orecchiabili le musiche di H.Zimmer.
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