Regia di Peter Landesman vedi scheda film
Parkland è il nome dell'ospedale di Dallas - Parkland Memorial Hospital, per esteso - in cui spirò il Presidente John Fitzgerald Kennedy a seguito dell'attentato subito il 22 novembre del 1963. Un giorno epocale per gli Stati Uniti, ricordato per la brutalità degli avvenimenti anche nel resto del mondo; un giorno che sconvolse la maggior parte degli americani, tanto che qualcuno (Jack Ruby, nella fattispecie) decise di farsi giustizia da sè ammazzando - soltanto due giorni più tardi - il presunto colpevole Lee Oswald. Le teorie che sottostanno a questi pochi e semplici eventi sono fra le più disparate e talvolta persino cervellotiche; il ruolo chiave è quello dei servizi segreti, mai del tutto chiarito anche a causa di forti teorie cospirazioniste presto diffusesi. La verità è impossibile da raccontare anche a mezzo secolo esatto di distanza da quei frenetici giorni: ecco quindi perchè Parkland non si prende alcuna responsabilità in tal senso, ma aggira l'ostacolo con tutta l'onestà possibile, limitandosi a mettere in scena i fatti nel modo più concretamente imparziale e cronachistico possibile. Un lavoro modesto in quanto a realizzazione (poco più che una fiction televisiva, esteticamente parlando, ma una fiction di buonissimo livello), che sfoggia i suoi maggiori pregi sul piano dei contenuti e che l'esordiente Peter Landesman dirige sull'onda della commozione nazionale nell'anno del cinquantesimo anniversario, rimarcando il valore civile dell'opera cinematografica. Landesman è anche autore della sceneggiatura, partendo dal romanzo Four days in november di Vincent Bugliosi; il cast può vantare nomi di risalto come Billy Bob Thornton, Zac Efron e Paul Giamatti. Presentato a Venezia 2013. 6/10.
22 novembre 1963: a Dallas viene assassinato il Presidente Usa Kennedy, in visita ufficiale; nei giorni seguenti i servizi segreti devono indagare mantenendo il massimo riserbo. Il principale indiziato è Lee Oswald, che però viene assassinato solamente due giorni più tardi.
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