Regia di David Michôd vedi scheda film
In un'Australia di un prossimo futuro successivo al verificarsi di una non ben specificata catastrofe, ad un uomo viene rubata una vettura da alcune persone in fuga. Fallito un primo tentativo di rientrarne rapidamente in possesso, il protagonista, reclutato forzatamete un membro del gruppo in fuga, si mette sulle sue tracce, ricorrendo ad ogni mezzo per recuperare la propria automobile. Il film ha il suoo aspetto positivo nella ricostruzione del mondo post-catastrofe. Il regista crea un ambiente ostile e decadente, all'interno del quale agiscono uomini abbrutiti e senza speranza, abituati a sopravvivere con poco e tenere in piedi un sistema sociale ed economico che non ha più nulla da offrire. Il carattere dello stesso protagonista è "figlio" di tale contesto. Ha da tempo reciso i legami affettivi con altre persone, e, per raggiungere la propria finalità, agisce - ed uccide - senza mostrare alcun sentimento. Dopo un avvio vivace, che lascia immaginare una narrazione avventurosa, il ritmo del film scende di molto; qualsiasi similitudine con film del genere "Interceptor" è limitata alla presenza di autoveicoli. Le scene di azione sono rare e strettamente legate all'economia della vicenda. Bravo Buy Pearce, ben calato nel ruolo che la sceneggiatura gli assegna. La propria amoralità ed indifferenza verso le altre persone; l'oscurità alla base delle proprie azioni porta lo spettatore a parteggiare - a tratti - per i suoi antagonisti, che invece sembrano mossi da finalità a noi ben più comprensibili. Pur con questi connotati positivi, non ho gradito particolarmente il film, tanto per il ritmo, veramente troppo blando, quanto per l'evoluzione della vicenda : il motivo per il quale il protagonista è ossessionato dal recupero della propria auto è spiegato a fine film e lascia un po' l'amaro in bocca; getta una patina di illogicità sull'intera storia, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi dieci minuti dopo l'inizio del film e senza alcun cadavare. Avrei apprezzato di più una mancanza di spiegazione, la qual cosa sarebbe stata più in linea con lo spirito della narrazione.
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