Espandi menu
cerca
Il ragazzo selvaggio

Regia di François Truffaut vedi scheda film

Recensioni

L'autore

LorCio

LorCio

Iscritto dal 3 giugno 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 146
  • Post 34
  • Recensioni 1625
  • Playlist 251
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il ragazzo selvaggio

di LorCio
8 stelle

Superficialmente, può sembrare il film più impostato e rigoroso di François Truffaut. In parte è vero, ma non è solo questo, basti pensare all’uso di quel bianconero. Solo chi lo conosce bene ne può individuare l’aspetto puramente intimo e vorticosamente personale. Victor, il ragazzo selvaggio del titolo, strappato alla natura per inserirlo nella società, è l’ennesimo alter ego di Truffaut ed è una delle derivazioni del solito Antoine Doinel (principalmente quello de I 400 colpi). Tutti i personaggi con i quali Truffaut si identifica sono al limite di qualcosa, tormentati più che da se stessi dal mondo che li circonda.

 

 

Qui Victor è un ragazzo con un solo obiettivo: sopravvivere. Mentre Antoine alla fine riesce a cavarsela (pur non raggiungendo sempre quella maturità necessaria), Victor deve fare i conti con l’incertezza del quotidiano – incerto in quanto sconosciuto, lontano dall’esistenza vissuta fino ad ora. Il problema suo dov’è? Nella mancanza di una forma di comunicazione. L’assenza di un linguaggio con il quale farsi capire è l’handicap maggiore. E per questo il dottor Itard decide di prendersi cura di lui: per salvarlo da una condizione di straniero della vita. François si ritaglia questa parte, forse troppo complessa da spiegare ad un altro attore, anche perché interessato a scavare, prima che nel ragazzo selvaggio, in se stesso.

 

 

Difatti, è l’opera più educativa che l’ex enfant terrible abbia mai realizzato, intrisa in un valore pedagogico che la rende quasi un saggio di umanità (scientifica). A suo modo, è un altro racconto di formazione non solo (più scontatamente) per il ragazzo, ma anche per il medico. Tratto da una storia vera, si rifà al diario di Itard. Ed è un doppio esame esistenziale per François: Victor è Doinel, Doinel è lui, lui è Victor. Nei panni di Itard, confronta se stesso e il suo vissuto attraverso un’altra emblematica esperienza. Ora sensibile e ora finanche violento (quando Itar impone a Victor di fare una cosa sbagliata solo per renderlo consapevole dell’errore), caratterizzato da una messinscena essenziale e vibrante, è un film sulla volontà (o l’ostinazione?) di cambiare. Film rigoroso, pedagogico, sublime.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Ultimi commenti

  1. Inside man
    di Inside man

    Recensione e film eccezionale! Per me ne hai colto perfettamente l'anima, aldilà degli straordinari meriti linguistici che quest'opera rigorosa e bressoniana possiede. L'unico aspetto su cui non concordo è il giudizio, merita assolutamente le 5 stelle (ed il tuo commento ne è la miglior prova).

  2. kerouac
    di kerouac

    Complimenti Lorcio! e anche al commento si insideman. Consiglio: guarda con una storia non tanto dissimile cosa è riuscito a fare Herzog con L'ENIGMA DI KASPAR HAUSER. Sono due capolavori, molto diversi, ma fondamentali per chiunque.

  3. Inside man
    di Inside man

    Kerouac, ancora una volta concordo con te. Ti ringrazio e ricambio i complimenti con sincerità.

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati