Regia di Hélène Cattet, Bruno Forzani vedi scheda film
Seconda opera - dopo Amer (2009) - citazionista del duo belga (Cattet e Forzani). Meno efficace dell'esordio, per via di una struttura narrativa criptica e di difficile comprensione che pesa enormemente sulla pur ottima confezione estetica. Tecnicamente ottimo, ma troppo legato ai modelli di riferimento (Inferno e Suspiria in particolare).
Dopo essere rientrato da un viaggio, un uomo si mette alla ricerca della moglie scomparsa. Contemporaneamente, un investigatore indaga.
Lontano da Amer, almeno sul piano narrativo. Cattet e Forzani stavolta centrano l'attenzione sull'edificio maledetto in stile Liberty, derivato dall'ambo argentiano (Suspiria e Inferno) ma peccano d'eccessivo sperimentalismo nella composizione visiva, retoricamente estrema quando non destabilizzante (prova ne sia il segmento della donna alle prese con il killer, girato in B/N e movimenti a scatto). Minore anche la scelta del reparto musicale dove, oltre a La corta notte delle bambole di vetro, Emanuelle perchè violenza alle donne?, Suor omicidi e Così dolce così perversa, predomina il tema di Tutti i colori del buio.
Cattet e Forzani dixit [1]
"In Lacrime di sangue avevamo preventivato circa 1.100 inquadrature. Non ci piace che il nostro cinema sia definito giallo postmoderno non è un'etichetta che abbiamo scelto noi e non crediamo che rifletta ciò che facciamo. In fondo noi camminiamo come sul ciglio di un abisso, da una parte c'è il passato e dall'altra c'è la maniera attuale di fare cinema. Noi occupiamo quel piccolo spazio in bilico tra un regno e l'altro. Il fatto che Quentin Tarantino abbia inserito Amer tra i suoi 20 film preferiti ci ha aiutato molto. Con questa certificazione siamo riusciti a mettere insieme il nostro secondo lungometraggio, Lacrime di sangue, che è ancora più estremo, per molti aspetti, di Amer."
[1] - Fonte: booklet a cura di Nocturno cinema, allegato al doppio bluray (Amer e Lacrime di sangue) della "Midnight Factory"
"Un giorno la lacrima disse al sorriso: invidio te perché sei sempre felice. Il sorriso rispose: ti sbagli, perché tante volte io sono la maschera del tuo dolore." (Anonimo)
Trailer
F.P. 08/01/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 101'25") - Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti
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