Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Film bellisssimo, che inquadra da diversi punti di vista una realtà che, comunque la si guardi, risulta per lo più terribilmente squallida (moralmente) sotto l'illsoria copertura di un lusso sfrenato.
Sotto la copertura di facciata di una specie di giallo (come potrebbe nascondersi dietro ad un epiodio di cronaca come tanti, ad esempio l'investimento di un ciclista, poi deceduto, con omissione di soccorso), il messaggio è chiarissimo. Spesso è negli ambienti più umili, più poveri, quelli che la società ufficialmente considera da servizi sociali che troviamo invece maggiormente la generosità, la spontaneità, la sincerità nei rapporti umani. Invece chi si nasconde dietro ville con piscina e pezzi d'antiquariato, chi dispone di milioni di euro come fossero patatine e cerca, oltre al facile soldo, anche il facile apparire, alle volte ha il marciume dentro, nel pensiero e nel cuore. Ed anche il calcolo del "capitale umano", (cioè l'indennizzo assicurativo con cui si valuta economicamente la perdita di una persona in base al suo reddito futuro atteso) non si sottrae a questa squallida regola di una superficialità allarmante. Perchè in democrazia un uomo vale uno, per quanti soldi abbia. E spesso chi ha meno soldi ha invece una rcchezza interiore maggiore, che nessuna quantità di denaro potrà mai risarcire.
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