Nei pressi del lago di Como, alla vigilia delle feste natalizie, un ciclista viene investito durante la notte. L'evento e la dinamica dei fatti hanno conseguenze che cambieranno per sempre la ricca famiglia dei Bernaschi e quella degli Ossola sull'orlo del fallimento. Scrutando da vicino le esistenze dei componenti dei due nuclei familiari, diventa evidente che l'ansia per il denaro, l'angoscia del volerlo moltiplicare e la paura della sua perdita hanno finito con il deteriorare ogni legame affettivo e con il segnare per sempre il destino di ognuno.
Note
C’è sempre una prima volta e Virzì, semidebuttante al di fuori della commedia, riversa nella sua un entusiasmo tracimante, destinato a sfociare in quel dramma grottesco della mediocrità che tanto era caro a Ugo Tognazzi. Virzì prende i suoi personaggi a fucilate, frustate, schiaffoni e buffetti, empatizzando con loro come farebbe con mosche intrappolate in ragnatele inestricabili e impossibilitate alla fuga. Senza dimenticare un contesto sconfortante il regista riesce a ritrarre l’umanità brianzola con quel sarcasmo che a Francesca Comencini era mancato in "A casa nostra". Tutto è significante, simbolico, paradigmatico (talvolta didascalisco) in un percorso che ci induce a pensare a Virzì come a un autore. Adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen Amidon.
Virzi' non delude mai abbandona la commedia per lanciarsi in un "dramma-giallo" che coinvolge,disturba,fa riflettere.
fantastica la frase della superborghese BruniTedeschi "la polizia ? Cos'è la polizia ? "
Voto 7.5
film eccezionale.Gifuni finalmente nella parte giusta, cinico/cattivo/glaciale.La Tedeschi sempre nella sua parte " svampita/ricca" che è perfetta.La Golino nelle sue solite "parti" da "sonno profondo noioso"...e i "poveri" sempre più poveri.L'italietta sottosviluppata senza miti, o meglio con "falsi miti" che non regge il futuro.Bravo Virzi'.voto9
"Avete scommesso sulla rovina di questo Paese e avete vinto". Una frase che vale più di diecimila parole messe insime. Virzì ci dipinge uno spaccato d'Italia tragico, drammatico e senza speranza.
Mi è bastata la prima mezz'ora per capire che mi ero annoiato abbastanza. I film che ruotano attorno al vocabolario "economico-borsistico" non fanno per me. Inoltre se ci mettiamo una scarsa performance degli attori il voto non può che essere gravemente insufficiente: 3
Bravissimi gli attori, anche la Golino, che di solito recita come un'aringa secca. Film sulla meschinità dei ricchi e dei meno ricchi. Unica figura positiva, come sempre in Virzì, la ragazza, che in mezzo a un mondo semi disfatto, mantiene la sua rettitudine.
Guardarsi allo specchio può essere ansiogeno ed agghiacciante, quando si rinuncia ai soliti trucchi del buonismo e del moralismo. Ma la verità è l'unico approdo da cui si può tentare di ripartire. Film da vedere, "senza se e senza ma", come si usava dire quando uscì al cinema.
Il film è riuscito, nonostante alcune parti che ho trovato forzate la narrazione riesce nell'intento di mettere sotto la lente d'ingrandimento una certa cultura degenerativa del benessere che annienta ciò che le sta intorno. Il messaggio arriva senza essere patetico, e già è tanto.
Uno dei più bei film italiani degli ultimi decenni. Un ritratto acuto e spietato della società italiana che è riuscita distruggere il Bel Paese in meno di una generazione. Un affresco storico e sociale che rimarrà a futura memoria di chi ha preferito rimanere soggetto passivo ed inconsapevole favorendo il parassitismo politico e finanziario.
Ci troviamo davanti ad un eccellente lavoro, frutto anche di una ottima sceneggiatura scritta da Virzì assieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo. Dialoghi sempre brillanti, ironici e con la giusta dose di “cattiveria” che rende la pellicola un omaggio sarcastico alla nostra società. Film decisamente di caratura internazionale.
Un banale episodio di cronaca viene rappresentato reiteratamente, così come vissuto da ciascun personaggio che ne è coinvolto, per poi ricomporsi in un finale a sorpresa da cui trarre quel messaggio che è alla base di ogni racconto.
Bravo Virzì. Regista solido e capacissimo. Mi è piaciuto anche se Virzì doveva essere più cinico e lo poteva essere. Un teorema che si conclude nella tesi finale.
Qual e' il prezzo di una vita umana? Il valore di una vita qualunque, di un lavoratore come tanti, altamente surrogabile, specie in questa epoca di crisi, caratterizzata da molta domanda di lavoro e poca offerta di impiego? A che prezzo un manipolo di scellerati finanzieri hanno svenduto un intero paese, la sua economia, il suo futuro? Con quali assurde ed ingenue prospettive una corte di fessi… leggi tutto
Bisogna dare atto a Paolo Virzì di aver osato inoltrandosi in territori inconsueti per lui (e per la cinematografia italiana tutta). Col giallo si rischia di sporcarsi, di cadere nel ridicolo o, peggio ancora, nell'anonimato. Benché l'anima thriller venga inevitabilmente imbrattata (un'esigenza che puzza di "obbligo" visti i precedenti dell'autore) di forti contaminazioni da commedia. Il che,… leggi tutto
Ho sempre considerato incomprensibile tutta la benevolenza generatasi attorno al cinema di Paolo Virzì. In particolare, non ho mai capito in che cosa e in che modo sarebbe l’erede della gloriosa commedia all’italiana, quella di Risi, Monicelli, Comencini, Germi, Scola, Age, Scarpelli, Flaiano etc…Ai miei occhi, i suoi film sono in gran parte apparsi mediocri, superficiali o comunque… leggi tutto
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
Il capitale umano la trama: I destini di due famiglie, i Bernaschi alto borghese, l’altra gli Ossola della media borghesia vengono in collisione alla vigilia del Natale. Un ciclista viene colpito in un incidente stradale da un fuoristrada, alla cui guida c’è una persona avvolta nel mistero. Il film racconta le miserie e gli splendori di una provincia italiana, Varese…
Lo confesso: amo alla follia il cinema di Paolo Virzì.
Per me Virzì è uno dei maggiori autori italiani di sempre, vero grande erede della “commedia all’italiana” dei Comencini, De Sica, Scola e via dicendo: i suoi film sono splendide opere di intrattenimento, storie con le quali spesso si ride, ci si diverte. Ma il sorriso diventa quello amaro quando si…
Milano da vomitare, parafrasando la celebre pubblicità dell'amaro Ramazzotti. A voler essere pignoli, non è Milano, è la Brianza, che però è una dépendance della capitale lombarda, quindi si può assimilare. La palma del più spregevole se la contendono i due capifamiglia, interpretati da Fabrizio Bentivoglio (geniali baffi e soul patch, gli…
Film bellisssimo, che inquadra da diversi punti di vista una realtà che, comunque la si guardi, risulta per lo più terribilmente squallida (moralmente) sotto l'illsoria copertura di un lusso sfrenato. Sotto la copertura di facciata di una specie di giallo (come potrebbe nascondersi dietro ad un epiodio di cronaca come tanti, ad esempio l'investimento di un ciclista, poi deceduto,…
Durante una fredda notte di dicembre, in un lembo di Lombardia prossima al confine con la Svizzera, un uomo, di ritorno da lavoro in bicicletta, viene urtato da un veicolo, che non arresta la marcia. Successivamente, il ferito è soccorso e ricoverato, ma ciò non gli salva la vita. L'indagine volta al rintraccio del colpevole s'intreccia con le vicissitudini di due famiglie, I…
Generalmente odio usare il termine "sopravvalutato", in quanto non voglio avere la presunzione di avere la verità assoluta tra le mie mani. Tanto per capirci, se io odio un film che invece tutti amano, cerco di…
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Commenti (22) vedi tutti
Quando sei troppo ottimista, rischi e le cose precipitano. Bel lavoro di Virzì con Bentivoglio in stato di grazia.
commento di iroMa quanto e’ brava Matilde Gioli !!!
leggi la recensione completa di claudio1959Il miglior film ‘non livornese’ (la bella vita, Ovosodo) di Virzi.
commento di Andre1911Secondo il mio modesto parere il più bel film di Virzì. Bentivoglio bravissimo ???? 8,5
commento di Stone_71Virzi' non delude mai abbandona la commedia per lanciarsi in un "dramma-giallo" che coinvolge,disturba,fa riflettere. fantastica la frase della superborghese BruniTedeschi "la polizia ? Cos'è la polizia ? " Voto 7.5
commento di Zico1964film eccezionale.Gifuni finalmente nella parte giusta, cinico/cattivo/glaciale.La Tedeschi sempre nella sua parte " svampita/ricca" che è perfetta.La Golino nelle sue solite "parti" da "sonno profondo noioso"...e i "poveri" sempre più poveri.L'italietta sottosviluppata senza miti, o meglio con "falsi miti" che non regge il futuro.Bravo Virzi'.voto9
commento di ivcavicc"Avete scommesso sulla rovina di questo Paese e avete vinto". Una frase che vale più di diecimila parole messe insime. Virzì ci dipinge uno spaccato d'Italia tragico, drammatico e senza speranza.
leggi la recensione completa di ClintZoneMi è bastata la prima mezz'ora per capire che mi ero annoiato abbastanza. I film che ruotano attorno al vocabolario "economico-borsistico" non fanno per me. Inoltre se ci mettiamo una scarsa performance degli attori il voto non può che essere gravemente insufficiente: 3
commento di AntofroncyOttimo Virzì
leggi la recensione completa di Furetto60Bravissimi gli attori, anche la Golino, che di solito recita come un'aringa secca. Film sulla meschinità dei ricchi e dei meno ricchi. Unica figura positiva, come sempre in Virzì, la ragazza, che in mezzo a un mondo semi disfatto, mantiene la sua rettitudine.
commento di ENNAHA mio modesto parere il film di Virzì più riuscito.
commento di Stelvio69Guardarsi allo specchio può essere ansiogeno ed agghiacciante, quando si rinuncia ai soliti trucchi del buonismo e del moralismo. Ma la verità è l'unico approdo da cui si può tentare di ripartire. Film da vedere, "senza se e senza ma", come si usava dire quando uscì al cinema.
commento di calavera76Non è tra i migliori film di Virzì. Personaggi un po' troppo macchiette.
commento di Artemisia1593Il film è riuscito, nonostante alcune parti che ho trovato forzate la narrazione riesce nell'intento di mettere sotto la lente d'ingrandimento una certa cultura degenerativa del benessere che annienta ciò che le sta intorno. Il messaggio arriva senza essere patetico, e già è tanto.
commento di near87Film irritante e deprimente, ma proprio per questo fondamentale. Da proiettare a scuola.
commento di scapigliatoPellicola assai deludente !
leggi la recensione completa di chribio1Uno dei più bei film italiani degli ultimi decenni. Un ritratto acuto e spietato della società italiana che è riuscita distruggere il Bel Paese in meno di una generazione. Un affresco storico e sociale che rimarrà a futura memoria di chi ha preferito rimanere soggetto passivo ed inconsapevole favorendo il parassitismo politico e finanziario.
commento di MaciknightCi troviamo davanti ad un eccellente lavoro, frutto anche di una ottima sceneggiatura scritta da Virzì assieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo. Dialoghi sempre brillanti, ironici e con la giusta dose di “cattiveria” che rende la pellicola un omaggio sarcastico alla nostra società. Film decisamente di caratura internazionale.
leggi la recensione completa di michemarUn banale episodio di cronaca viene rappresentato reiteratamente, così come vissuto da ciascun personaggio che ne è coinvolto, per poi ricomporsi in un finale a sorpresa da cui trarre quel messaggio che è alla base di ogni racconto.
leggi la recensione completa di viacristallini99Bravo Virzì. Regista solido e capacissimo. Mi è piaciuto anche se Virzì doveva essere più cinico e lo poteva essere. Un teorema che si conclude nella tesi finale.
commento di sillabaCENTRATO !!! COSA HANNO DA RECRIMINARE ??!!
commento di fralleThriller-drammatico cinico, ma terribilmente realista sulla società attuale. Buon prodotto ben sviluppato e interpretato.VOTO: 7.5
commento di ire91