Regia di Jalil Lespert vedi scheda film
Biopic sulla figura del noto stilista Yves Saint Laurent, dal fogorante inizio come direttore della maison Christian Dior appena diciassettenne, alla fondazione della sua omonima etichetta con l'inseparabile compagno di una vita Pierre Bergé. Yves fu un grandissimo talento artistico ma anche una personalità fragile e piena di ombre. Avevo aspettative molto, molto alte per questo film (poi io amo molto in generale il cinema francese), che peraltro ho scoperto con curiosità essere diretto dall'attore Jalil Lespert, il ragazzo protagonista del bel Risorse Umane di Cantet, che peraltro ha già alle spalle diversi titoli come attore e un precedente come regista (ma ovviamente tante di queste opere in Italia non si sono mai potute vedere e a tutt'oggi risultano "invisibili"...). Eppure è una mezza delusione. Il soggetto è molto interessante perché nella biografia di Yves Saint Laurent non mancano certo tutti gli elementi che avrebbero potuto dar vita ad un opera cinematografica accattivante, invece purtroppo il film risulta spesso piatto e senza guizzi. E l'approccio sulle scene potenzialmente più "forti" - va detto - è molto edulcorato (poco incentrato sui corpi, sulla passione, ogni possibile scena un po' più ardita viene irrimediabilmente tagliata sul nascere). Detto ciò, un plauso va fatto comunque ai due attori protagonisti, gli straordinari Pierre Niney e Guillaume Gallienne (avevo dei dubbi su di lui per il ruolo di Bergé, ma devo ampiamente ricredermi). Insomma, un film che consiglierei comunque per chi magari non conosce alcuni aspetti della vita di Saint Laurent (io per primo ne sapevo molto poco) ma che come opera cinematografica purtroppo risulta poco avvincente.
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