Regia di Adrian Moat vedi scheda film
A volte le strade che prende il cinema sono particolari, nel caso di Abraham Lincoln nel giro di pochi mesi si sono accumulati ben tre titoli riguardanti direttamente la sua immagine, uno in chiave horror (il trascurabile “La leggenda del cacciatore di vampiri”, 2012), il più popolare diretto da Steven Spielberg e questo progetto coltivato direttamente dal National Geographic Channel.
Si tratta di un docu-film, i fatti vengono ripercorsi cercando di ricostruire nella finzione quando realmente accaduto, col tentativo di rimanere il più possibile nei pressi della (presunta o presumibile che sia) verità.
Prodotto da Tony e Ridley Scott, basato sul bestseller di Bill O’Reilly e Martin Dugard si entra nei dettagli del piano attentatore ideato da John Wilkes Booth e dai suoi complici partendo dalla cospirazione, passando all’attentato vero e proprio fino a culminare con la fuga e relativa frenetica caccia all’uomo.
Inevitabile il pathos, per quanto ormai anche al cinema non sia più materia di primo pelo anche se il punto di vista non esclusivamente baricentrico alla figura del Presidente fornisce alcuni elementi differenti.
Illustrativo come una puntata di “Quark”, scrupoloso nel ripercorre quei giorni ed anche abbastanza ben girato nonostante non si possa non percepire la natura televisiva del progetto.
Ad accompagnare la visione in lingua originale la narrazione dalla viva voce di Tom Hanks, aspetto che conferisce credibilità aumentando anche la sua valenza cinematografica, considerando anche il timbro inconfondibile del bravo attore.
Ed ovviamente Billy Campbell interpreta con aderenza Lincoln, mentre Jesse Johnson rende viva l’immagine controversa dell’assasino.
Insomma, “Killing Lincoln” non è certamente un titolo indispensabile, ma allo stesso tempo è interessante quanto basta per immergersi nuovamente nella ricostruzione di uno degli eventi più drammatici della storia degli Stati Uniti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta