Regia di Marc Webb vedi scheda film
L'indesiderato fracasso dell'azione, la fastidiosità di personaggi scritti con pressapochismo e la galattica presa di distanza dal mondo del fumetto innervosiscono.
Il crollo di qualità dal primo capitolo al secondo è netto e imbarazzante, per questa caotica continuazione di The Amazing Spider-Man. L'indesiderato fracasso dell'azione (il montaggio serrato conduce in breve alla saturazione della pazienza e l'abuso di effetti digitali converte l'inverosimiglianza tipica di un comic in una dilagante inattendibilità, come accade per il prologo con l'aereo in caduta libera), la fastidiosità di personaggi scritti con pressapochismo (Electro, cui dà corpo Jamie Foxx, è insopportabile sia da "umano" che da supercattivo) e la galattica presa di distanza dal mondo del fumetto innervosiscono e spingono a definire "capolavori" le pellicole sull'Uomo Ragno dirette da Sam Raimi. Emma Stone e Paul Giamatti sono comunque attori talentuosi, ma in confronto tutti gli altri sono cani (o qui si comportano da tali), compreso Andrew Garfield. Qualche solitaria scintilla di luce arriva dal rapporto tra Peter Parker e il suo amico d'infanzia Harry Osborn (Dane DeHaan), il quale, una volta trasformatosi nel nuovo Goblin bevendo il residuato del veleno dei ragni geneticamente modificati (la sua metamorfosi è peraltro filmata con sgradevoli oscenità horror), vede però tarpata la propria forza. Modesta sceneggiatura di Alex Kurtzman, Roberto Orci, James Vanderbilt e Jeff Pinkner. La regia è ancora di Marc Webb.
Musiche di Hans Zimmer, Pharrell Williams, Johnny Marr, Junkie XL e Michael Einziger.
Film DELUDENTE (4) — Bollino GIALLO
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