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The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro

Regia di Marc Webb vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro

di scandoniano
3 stelle

locandina

The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro (2014): locandina

 

La Marvel ed il fido Marc Webb ci regalano il secondo capitolo della saga apocrifa legata all’uomo ragno. Il dono tuttavia, una volta ricevuto, dà la stessa sensazione di quando ad un compleanno ti regalano 3 o 4 oggettini in luogo di un presente più cospicuo (per la serie “le idee latitano”). La risultante è un pentolone strabordante di ciccia: due o tre villain (che non ne valgono uno buono), un finale sospeso, una morte pesante, fantasmi dal passato, crisi di vocazione, rivelazioni folgoranti, atavici enigmi finalmente svelati. Mancano solo due nani e qualche ballerina ed il circo sarebbe stato completo.

Col secondo capitolo la serie “Amazing” fa il passo del gambero, rivelandosi banale e confusionaria. Rispetto al primo capitolo molte situazioni ed addirittura i dialoghi risultano scialbi e soprattutto prevedibili. Il montaggio, forse tra le cose peggiori per via di una freneticità che rende il tutto ancor più confusionario, ha ricevuto un’ingiustificata nomination  ai Nastri d’Argento. La computer grafica è la padrona assoluta dell’operazione, con scene totalmente inverosimili e caotiche.

Anche gli equilibri non convincono: un’ora e mezza per caricare d’odio i cattivi e poi in un paio di minuti Peter Parker liquida il terrore di New York City con lo stesso sforzo che si fa nel togliersi un moscerino dalla spalla, attraverso una formuletta da seconda media.

Venendo al protagonista, per quanto meno gigione del solito, ed è un bene vista la deriva degli ultimi prodotti di casa Marvel, questo supereroe è anche meno magnetico e decisamente più fragile, accompagnato dalla solita, atavica sfiga di Peter Parker, unico elemento di correlazione con la trilogia classica con Maguire protagonista, per il resto stravolta proprio per la tendenza (non esclusiva ma prevalente) per la versione “Ultimate” del fumetto.

Una delusione, anche alla luce del primo promettente capitolo, che quasi quasi rende nostalgici della trilogia di Raimi. Si attendono sviluppi per un terzo (e a quanto pare quarto) capitolo, curiosi di come l’uomo ragno sarà incluso nel sempre più fagocitante Marvel Cinematic Universe.

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