Regia di Destin Daniel Cretton vedi scheda film
Short Term 12 è un film indipendente statunitense, diretto dal giovane hawaiano Destin Cretton, che affronta un tema sociale, quello del "mal di vivere" di alcuni ragazzi poco più che adolescenti che vivono provvisoriamente all'interno di una piccola struttura ad un piano dal cui nome il film prende il titolo. Il centro ha il compito di intrattenere e proteggere i giovani durante il periodo della loro terapia (psicologica o psichiatrica). A presiedere gli operatori della struttura sono Grace (Brie Larson) e Mason (John Gallagher Jr.), due giovani che equivalenti ai "nostri" O.S.S., svolgono tutte la funzione di tutela, animazione e consulenza. L'arrivo di Jayden (Kaitlyn Dever), ragazza autolesionista e poco socievole a causa di una situazione familiare complicata, fa riemergere lentamente il difficile passato di Grace che inizia a indagare su ciò che turba la giovane. Nel film le storie s'intrecciano (più di una volta facendo temere il peggio) all'interno di un contesto dove ogni segnale va interpretato per prevenire danni irreparabili. Bravo il giovane regista, camera in spalla, a proiettare lo spettatore lungo quei brevi corridoi attraverso le cui porte rigorosamente aperte si celano vite, segreti, istinti suicidi.
Gli Stati Uniti dimostrano ancora una volta di avere "pepite" di grande valore nascoste nelle miniere del loro cinema d'autore e di saperle lustrare a dovere senza l'ausilio di alcun make-up digitale ma grazie a un'umanità che diviene comunicazione ed è l'immediatezza e il bello del film sociale. Il linguaggio del disagio trova "alfabeto" nel pupazzo, nel pesce rosso, nelle pagine di anatomia del pene appese ad un muro (per mezzo di una fiaba di grande sensibilità e profondità, nella sequenza più toccante del film, Jayden comunica se stessa a Grace).
Due universi complementari in un simile contesto, quello dei ragazzi con bisogni speciali e quello dei loro istitutori, eroi dell'altruismo e maturi al punto di capire che nemmeno uno sputo ha niente di personale all'interno di Short Term 12. Nessuno è solo di fronte alla propria insofferenza nei confronti del mondo e la protagonista Grace, a serio rischio di "Burn Out", lo dimostra offrendo una disponibilità e una comprensione pronte a ritorcersi contro di lei.
Il film, che sono riuscito a vedere solo nella versione originale (non so nemmeno se sia mai stato doppiato) è vivamente consigliato dal sottoscritto perché rappresenta una finestra sul funzionamento dello Stato Sociale, quello che troppo spesso ci spinge a voltarci dall'altra parte ma che invece è assai vivo e Short Term 12 ne trasmette con efficacia i valori.
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