Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Un bambino viene sballottato da un parente all’altro: nessuno ha il coraggio di dirgli che i suoi genitori, che lui crede in viaggio, in realtà sono rimasti uccisi durante il bombardamento di un ospedale inglese, dove si trovavano a curare i feriti; dopo che viene a saperlo, i capelli gli diventano improvvisamente e inspiegabilmente verdi. Favola tristissima dietro l’apparenza gentile e delicata: non solo un’appassionata dichiarazione di pacifismo, ma anche una parabola sulla diversità e sul modo di percepirla. Mentre il bambino oscilla tra il desiderio di essere come gli altri e la rabbiosa rivendicazione della propria unicità, intorno a lui la curiosità cede il posto alla paura del contagio: i concittadini danno la colpa al latte o all’acqua da lui bevuti e lo inducono a raparsi a zero la testa. Un processo di demonizzazione strisciante a cui fa da contraltare la lezione di tolleranza impartita dalla maestra della scuola: “Quanti di voi hanno i capelli neri? quanti castani? quanti biondi? quanti verdi? quanti rossi? Bene, qualcuno ha domande da fare?”. Toccante l’interpretazione del piccolo Dean Stockwell, qui già veterano e destinato a una carriera dignitosa anche da adulto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta