Regia di Joseph Losey vedi scheda film
VOTO 7,5 NOBILE (Tv 23 Novembre 2010) Favola pacifista, che attraverso l'uso del paradosso (i capelli verdi) e quello dei flash-back, narrati dal piccolo Piero, ci trasporta in una dimensione sospesa tra paure e prese di coscienza. La generazione di Losey (classe 1909) vissuta durante i 2 Massacri Mondiali e all'alba di nuove durissime contrapposizioni (USA-URSS), rese ancora più drammatiche dalla presenza dall'arma suprema (l'atomica era appena stata utilizzata), sviluppa un sentito e nobile rifiuto alla guerra e all'incomprensione tra gli uomini, che merita tutta la nostra ammirazione. C'è didascalismo, magari anche semplicità (lo zio ad esempio) ma il risultato e il coinvolgimento emotivo sono innegabili. Molti nomi presenti nella realizzazione del film entrarono nella blacklist hollywoodiana, quasi un'ineluttabile dimostrazione "empirica" del pessimismo espresso nell'opera, di fronte alle reali possibilità di accettazione del messaggio pacifista nella nostra società. A momenti inquietante (gli orfani, come il regista che perse il padre da adolescente), "Il ragazzo dai capelli verdi" è una pellicola meritevole e coraggiosa, consapevole della propria carica anticonvenzionale, per cui vale più che mai l'etichetta: una favola per grandi e per piccini.
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