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Overheard

Regia di Felix Chong, Alan Mak vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Overheard

di AndreaVenuti
8 stelle

Come già scritto più volte in questo sito, dopo il fatidico handover ad Hong Kong si sono formate diverse categorie di registi, dai veterani fino alle nuove promesse e nel mezzo possiamo collocare coloro che si sono resi protagonisti subito dopo l'handover con progetti innovativi; ad esempio non si può non citare il duo Alan Mark e Felix Chong, i creatori di Infernal Affairs, da molti definito il canto del cigno del cinema di Hong Kong.

 

Nel 2009 sono tornati con un altro progetto audace Overheard, film tanto riuscito ed apprezzato a tal punto da dar vita ad altri due seguiti (non continui da un punto di vista narrativo ma con gli stessi attori); la formula è tanto semplice quanto ardua, ovvero:

 

1) Cast stellare dove tutto ruota intorno a tre soggetti famosissimi e bravissimi: Sean Lau Ching (probabilmente l'attore più famoso della Milkyway di Johnny To), Louis Koo (uno degli attori più presenti nel cinema di Hong Kong degli ultimi anni, offrendo sempre uno standard recitativo elevato) ed Daniel Wu (attore amatissimo dal pubblico, molto bravo nonostante in alcuni casi mostri dei limiti espressivi) inoltre troviamo una quarta star di tutto rispetto Alex Fong, infine tra i produttori si segnala l'esperto del noir Derek Yee.

 

2) Regia e sceneggiatura di assoluto livello.

locandina

Overheard (2009): locandina

Sinossi: Tre agenti speciali hanno l'ostico compito di smascherare un noto uomo d'affari accusato di aggiotaggio (azione speculativa illecita volta a provocare variazioni di azioni finanziarie, al fine di ricavarne un rapido profitto)..,

 

Partiamo subito dalla regia di estremo livello, già dal piano sequenza iniziale sono subito chiare le intenzioni dei due autori, ossia  richiamare l'intramontabile caccia tra il gatto ed il topo dove questa volta a rivestire i panni scomodi del roditore troviamo i tre agenti sempre in procinto di essere scoperti, oltre ad essere costretti ad agire in spazi ristretti e claustrofobici.

Continuando con l'analisi tecnica, circa verso la fine del film troviamo un movimento di macchina estensivo su Louis Koo magistrale, la macchina si allontana dal soggetto un po' come la sua vita.

 

Oltre alla regia emerge una sceneggiatura d'acciaio, il duo dietro alla macchina da presa ricrea alla perfezione la routine delle indagini alternate a tipici gesti quotidiani mai banali anzi utilissimi per l'introspezione dei soggetti, quindi inizialmente viene privilegiato un ritmo lento che pian piano si esaurisce verso un finale nichilista alla johnnie To.

 

Nonostante il film sia innovativo e audace Alan Mak e Felix Chong intelligentemente inseriscono una serie di elementi imprescindibili per il cinema di Hong Kong, tra cui la vera amicizia tra i vari protagonisti (a tal proposito Daniel Wu per aumentare l'alchimia del trio ha organizzato prima dell'inizio delle ripresa una festa a casa sua invitando Louis Koo e Sean Lau).

 

Concludendo Overheard è un thriller spionistico new-economy di egregia fattura sia per quanto riguarda la regia (miglior regia agli Hong Kong Film Critics Society Award, inoltre ha ricevuto la manzione di Film of merit) sia per l'interpretazione dei protagonisti: Sean Lau e Louis come sempre sfornano una performance fuori dal comune inoltre finalmente Daniel Wu offre una delle sue migliori prestazioni.

Da vedere.

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