Regia di Euzhan Palcy vedi scheda film
Sudafrica, 1976: un insegnante bianco scopre l’esistenza dell’apartheid quando la famiglia del suo giardiniere nero finisce nel mirino della polizia. Film di denuncia arrivato sulla scia di Grido di libertà e Un mondo a parte, quando già la situazione era prossima a cambiare: crudo, un po’ schematico, ma avvincente. In realtà racconta soprattutto la presa di coscienza di un uomo che ha sempre preferito far finta di non vedere ma che, quando il gioco diventa troppo sporco, non se la sente più di tirarsi indietro: cambia campo senza quasi rendersene conto e finisce ripudiato da familiari, amici e colleghi. Marlon Brando è ormai più largo che alto, compare in scena per non più di 20’, ma la sua zampata lascia il segno: sornione, sarcastico, disincantato, avrebbe rubato la scena a chiunque.
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