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A spasso con Daisy

Regia di Bruce Beresford vedi scheda film

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La recensione su A spasso con Daisy

di steno79
7 stelle

Ho rivisto a distanza di molti anni "A spasso con Daisy" e credo che sia sempre un film apprezzabile, anche se probabilmente non meritava l'onore della vittoria dell'Oscar come Miglior film (ma la statuetta alla Tandy invece è ineccepibile). Tratto da una commedia di Alfred Uhry che ha vinto il premio Pulitzer e recentemente è stata ripresa da Angela Lansbury, il film è la storia dell'amicizia fra una signora ebrea ormai anziana e il suo tassista di colore lungo un arco di oltre vent'anni ed è ambientato ad Atlanta, la stessa città del Sud che faceva da sfondo alle vicende di "Via col vento". La storia di miss Daisy e di Hoke è tenuta quasi sempre su un registro leggero che risulta congeniale, anche se non manca un sottofondo più grave soprattutto quando si rievoca la condizione subalterna dei neri che non si erano ancora davvero emancipati nonostante le lotte di Martin Luther King (il suo personaggio è evocato in una scena attraverso un discorso). Tuttavia, la scrittura risulta un po' troppo accomodante, non scende molto in profondità nella rievocazione ambientale e i personaggi non hanno un particolare spessore: una delle scene più veritiere è quella in cui Hoke si lamenta con miss Daisy per avergli detto all'ultimo momento se voleva partecipare alla cena con il leader del movimento per i diritti civili dei Neri. La regia dell'australiano Bruce Beresford è funzionale e ha il pregio di dirigere benissimo il cast, con una Tandy perfettamente calibrata nel ruolo della signora ebrea che viene gradualmente conquistata dalle qualità umane dello chauffeur; bravi anche Morgan Freeman, qui non ancora divo ma dalla recitazione assai estroversa, e un Dan Aykroyd molto simpatico nella parte del figlio di miss Daisy. Determinante per il successo del film la musica al sintetizzatore di Hans Zimmer, più volte trascinante. È uno di quei film che non passano alla storia ma si possono sempre apprezzare per il garbo e la competenza della confezione.

Voto 7/10

 

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Ultimi commenti

  1. amandagriss
    di amandagriss

    io credo che la vittoria all'oscar sia stata dettata principalmente dal tema del film, l'amicizia tra una donna bianca e il suo autista di colore, per l'America che da sempre è afflitta da conflitti razziali premiare questo film, al di là della qualità strettamente cinematografica, significava dimostrare di essere sensibile alla questione razziale e di continuare a lavorare per l'assoluta parità dei diritti tra neri e bianchi.
    Io lo ricordo con tenerezza, mi piacque molto ma mai più rivisto.... ciao :)

    1. steno79
      di steno79

      Giustissimo il tuo discorso Antonella infatti gli Oscar lo premiarono proprio per quei motivi... però il film risulta un po' edulcorato se confrontato ad esempio con Fa' la cosa giusta di Spike Lee uscito lo stesso anno e che fu ignorato dall'Academy. In questo caso devo riconoscere che il film di Lee è quello più meritevole al di là delle prese di posizione spesso discutibili del suo autore che si è lamentato pubblicamente dell'ingiustizia di questo verdetto, però il suo film da un punto di vista estetico è sicuramente più riuscito

    2. amandagriss
      di amandagriss

      massì, purtroppo l'Academy raramente premia il film più meritevole -artisticamente-, spesso i premi sono tutto tranne che un riconoscimento alla 7 arte, l'Academy è parecchio conservatrice e vuole accontentare più pubblico possibile (penso che A spasso con Daisy abbia avuto anche un riscontro di botteghino più importante) e limare gli attriti.......Spike Lee è/era, come dire, un pò scomodo.... :)

  2. munnyedwards
    di munnyedwards

    Film che non rivedo da una vita, ho ricordi positivi (sopratutto della Tandy e di freeman bravissimi) ma piu in la non mi spingo.
    Riguardo l'Oscar sono d'accordo con Amanda, ma con l'Academy è sempre la stessa storia, quell'anno per "caratteristiche" c'erano altri tre film papabili, L'attimo Fuggente, L'uomo dei sogni e Il mio piede sinistro, tutti film che affrontavano tematiche da sempre predilette nel contesto degli Oscar, alla fine l'argomento razziale ha avuto la meglio.
    Per quanto mi riguarda il miglior film del lotto era Nato il 4 luglio di Stone, premiato come miglior regia e montaggio, Tom Cruise probabilmente nella sua miglior prova d'attore di sempre fu battuto dal grande Daniel Day-Lewis.
    Un saluto :)

    1. steno79
      di steno79

      Grazie Max per il tuo contributo... stesso discorso fatto con Antonella: l'Academy sceglie quasi sempre i film più concilanti e non fece eccezione neppure stavolta... per me i più meritevoli erano Spike Lee o anche il Woody Allen di Crimini e misfatti, sicuramente uno dei migliori film del maestro newyorchese

  3. Stefano L
    di Stefano L

    Un classico pieno di buoni sentimenti. Un po' caramelloso nello sviluppo, ma sempre parecchio gradevole. L'Academy l'avrebbe meritato Aykroyd come attore non protagonista. Ciao Ste ;)

    1. steno79
      di steno79

      Ciao Stefano... se Aykroyd avesse vinto sarebbe stata una buona scelta perché se la cava bene... ma i due protagonisti sono quelli che assicurano lo spettacolo e sono davvero ottimi

  4. Utente rimosso (bufera)
    di Utente rimosso (bufera)

    Mi aggrego ak coro di chi mi apreceduto sia per il ricordogradevole,che per le motivazioni cdel'Academy a dare quegli Oscar...Ma è vero che Tom Hanks è un importante personaggio in tale contesto?

    1. steno79
      di steno79

      Ciao Anna Maria... non saprei se Tom Hanks sia un pezzo grosso dell'Academy ma direi di si... è un attore molto integrato nel sistema hollywoodiano... grazie del commento

  5. ezio
    di ezio

    Forse e' stato un Oscar un po' riparatore,ma la Tandy lo ha meritato,per la sua splendida carriera e il film e' apprezzabile come hai giustamente rilevato tu nel bel commento.grazie di averlo ricordato.

    1. steno79
      di steno79

      Grazie a te Ezio... la Tandy è stata una caratterista che al cinema ha trovato in questo film il suo migliore ruolo, ma è stata anche una grande attrice teatrale

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