Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Dal 1981 ("Momenti di gloria") una pellicola premiata con l'Oscar maggiore non rimaneva, qui da noi, fuori dai maggiori venti incassi stagionali:"A spasso con Daisy", che tuttavia in America raggiunse i 100 milioni di dollari in Italia non piacque moltissimo, e la sfida vinta con "Nato il quattro luglio", rivale al botteghino e nella notte degli Academy Awards nel nostro paese venne ribaltata. Tratto da una commedia di Alfred Uhry, che ne ha scritto anche l'adattamento per il cinema, il film di Beresford è comunque una bella commedia che deve molto anche all'eccellente gioco degli attori, che laureò a ottantuno anni Jessica Tandy con l'Oscar per la migliore attrice, ma sia Morgan Freeman,che venne lanciato dalla pellicola, e Dan Aykroyd non sono da meno:"A spasso con Daisy" sceglie un basso profilo per raccontare decenni di pregiudizi razziali negli Stati Uniti, con le vessazioni piccole ma incessanti per l'autista nero Hoke, e quello meno mostrato ma esistente per lo scricciolo di ferro ebreo Daisy, e il quadro emerge nitido, gentile ma non meno preoccupato. Qualche critico rozzamente lo definì "cinema per signore", invece era solo un altro modo di parlare di problemi e tuttavia di infondere speranza nei cambiamenti.
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