Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Mentre radio e televisione diffondono le notizie della caduta del muro di Berlino e della strage di piazza Tien-An-Men, l'occidente sereno si racconta attraverso quattro storie ambientate a Milano ed intrecciate dal passaggio di mano in mano di un'agenda telefonica. I quattro protagonisti del film sono accomunati da un'esistenza immersa nel privato, a cui loro a fatica tentano di dare un corso diverso. Cesare (Fabrizio Bentivoglio) ha dovuto rinunciare alla carriera di etnologo per fare interviste per conto di una agenzia di sondaggi. Irene (Antonella Fattori) ha dovuto lasciare il proprio lavoro a Siena per accontentare il fidanzato in carriera (Roberto Accornero). Tobia (Ivano Marescotti) è stanco dell'ipocrisia dei colleghi dell'azienda farmaceutica dove lavora e dello spirito routiniero della moglie (Silli Togni). Infine Veronica (Patrizia Piccinini) sgambetta tra un flirt ed un altro sperando in qualcosa di diverso nell'incontro con Tobia.
Dominato da una scansione narrativa geometricamente perfetta e impreziosito dalla fotografia notturna di Luca Bigazzi, il film che Silvio Soldini ha scritto con Paola Candiani (la sceneggiatura è di Soldini e Roberto Tiraboschi) è opera di autentica tensione morale, che sul finire degli anni ottanta cerca di fare i conti con una generazione in crisi, incapace di affrancarsi dalla propria dimensione privata.
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