Trama
A quarant'anni passati, Romain Faubert è un uomo solo, senza moglie né figli. Lavorando come fotografo per un dizionario medico on line, Romain ha finito con l'essere altamente ipocondriaco e l'unico suo amico è il dottor Dimitri Zvenka, un esperto di medicina generale che si rammarica amaramente di aver dato corda alle sue fobie. Con fare invadente, Romain si è intrufolato nella vita di Dimitri, urtando non poco i nervi della moglie. Pur di levarselo dai piedi, Dimitri decide allora di aiutare Romain a trovare la donna dei suoi sogni. Inizia così a invitarlo alle feste, a fissargli appuntamenti su internet e a insegnarli le sue tecniche di seduzione e conquista. Rintracciare qualcuna che possa stare al fianco di Romain e possa aiutarlo a superare la sua ossessione per le malattie si rivelerà però una sfida più ardua del previsto.
Approfondimento
SUPERCONDRIACO: UNA COMMEDIA SULL'IPOCONDRIA
Scritto e diretto da Dany Boon, Supercondriaco racconta le vicissitudini di Roman Faubert, un quarantenne single affetto da ipocondria cronica. La paura delle malattie porta Roman ad avere come unico e vero amico il dottor Dimitri Zvenka, un medico che ha commesso l'errore di interessarsi a lui e alle sue nevrosi. Stanco di essere assillato e incapace di gestire l'ipocondria di Roman, Dimitri cerca un modo per sbarazzarsene, aiutandolo a trovare una donna che possa renderlo felice e che sopporti le sue fisime.
Prendendo ispirazione dalla propria ipocondria e dal rapporto con il suo medico personale (che appare anche nel film), Dany Boon stigmatizza il proprio stile di vita con autoironia e realizza una commedia degli equivoci con sprazzi di commedia sentimentale e di azione, che riflette su comportamenti sempre più diffusi, come ad esempio il fenomeno dell'automedicazione mediante ricerche su internet. L'automedicazione - soprattutto da parte degli ipocondriaci, che si convincono di soffrire di chissà quale male - costringe infatti spesso i medici a fare i conti non più con le malattie ma con le diagnosi che i pazienti da soli provvedono a farsi.
Giocando con il tema dell'ipocondria, inoltre, Supercondriaco si sofferma anche sul concetto di identità e sui rapporti uomo-donna, mostrando come il protagonista Roman si relaziona con se stesso e con gli altri, in particolar modo con le donne e con Anna, la sorella di Dimitri. Ad aiutarlo a cambiare definitivamente immagine sarà poi una ulteriore linea narrativa che introduce il personaggio di Anton Miroslav e la rivoluzione nell'immaginario stato di Tcherskistan.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Oltre ad essere regista e sceneggiatore di Supercondriaco, Dany Boon ne è anche protagonista rivestendo i panni dell'ipocondriaco Romand. Il dottor Dimitri Zvenka, medico di origini slave, è invece interpretato da Kad Merad, che torna a far coppia con Boon a sei anni di distanza dallo straordinario successo ottenuto da Giù al Nord. Seppur sia un uomo molto comprensivo, Dimitri arriva al punto di non tollerare più la presenza di un paziente così ingombrante, capace di minacciare anche il suo matrimonio con la moglie Norah, impersonata da Judith El Zein. Alice Pol, che ha già lavorato con Boon in Un piano perfetto, dà vita al personaggio di Anna Zvenka, la sorella di Dimitri annoiata dalla normalità della sua esistenza borghese e alla ricerca del principe azzurro perfetto. Giovane donna tanto passionale quanto lunatica, Anna ha bisogno di qualcosa che la faccia sentire viva e quando crede che Roman sia il rivoluzionario Anton Miroslav finisce per essere attratta da lui e dalla sua "follia", riconnettendosi in qualche modo con la sua identità slava.
Jean-Yves Berteloot porta in scena, infine, il personaggio di Anton Miroslav, un uomo in fuga che dopo aver abbandonato il Tcherkistan arriva in un luogo in cui non capisce nulla e dove ogni cosa gli sfugge di mano. Fuggito da una feroce dittatura, Anton arriva illegalmente in Francia, portando nella storia avventura e pericolo e fornendo lo spunto per lo scambio di persona con Roman.
Note
La parte iniziale è irresistibile. Boon è sì intrappolato in una gestualità esibita, ma con la sua faccia di gomma è l’elemento diverso che contamina l’ambiente che lo circonda, come nella scena della festa di Capodanno dove Romain ha paura di essere toccato e baciato. Poi il film tenta di percorrere altre strade rispetto ai precedenti tre lungometraggi realizzati dall’attore dietro la macchina da presa, scegliendone uno a metà tra la commedia sentimentale e il cinema d’azione. Non tutto funziona, ma la simulazione/realtà bellica alla "Tropic Thunder" manda fuori di testa, facendo di "Supercondriaco" il lavoro di Boon più sorprendente e folle.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
E quest'idiozia dovrebbe far ridere ? :-((( Ho resistito 45 minuti con un'espressione di disgusto, ma v.f.c voto 0 !
commento di stokaiserFilmetto trovato per caso in tv, veramente grazioso e divertente. Umorismo alla francese nella migliore espressione
commento di CleopatraScoppiettante bromance tra un burbero medico e il suo paziente più nevrotico e ansioso, ben presto rivela la sua vera natura di sentimentale commedia di carattere, con scambio di persona e acute notazioni su costume, società e politica. Meno frivola di quanto sembra.
commento di Leo MaltinUn film che mi ha divertito dall'inizio alla fine, pieno di trovate paradossali, e che proprio nella seconda parte, quando lo spunto iniziale cominciava ad esaurirsi, realizza il colpo d'ala.
commento di GattomammoneHo visto un sacco di film francesi e mi sono piaciuti moltissimo. Sono originali, non trattano sempre i soliti argomenti scontati come i film italiani recenti. Quindi viva i film francesi.
commento di sticazziSalute è non vedere questo film.
leggi la recensione completa di tobanisE' frenetico, agile, svelto ed esilarante dall'inizio alla fine.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti