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La casa sulla collina di paglia

Regia di James Kenelm Clarke vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La casa sulla collina di paglia

di undying
7 stelle

Sottovalutato thriller erotico, ben diretto e recitato, di discreto successo in patria (Regno Unito), nonostante le disavventure censorie cui è andato incontro.

 

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Lo scrittore Paul Martin (Udo Kier) decide di trasferirsi a "Straw Hill", una tenuta isolata nella campagna inglese. Dopo il successo del suo primo libro (dal titolo Silenzio mortale), dedicato alla memoria dell'amico Simon Hindstatt, che gli ha fruttato ben 500.000 dollari, il suo editore gli ha chiesto di realizzare un seguito. Paul ospita la dattilografa Linda (Linda Hayden), per cercare di scrivere nel minor tempo possibile il nuovo libro. Fidanzato con Suzanne (Fiona Richmond), Paul ha frequenti incubi di un passato turbolento, in particolare sull'amico Simon, morto suicida e vero autore del libro che lo ha reso ricco e famoso. Linda è infatti la moglie di Simon e intende fare giustizia.

 

"L'ordine nella vita è disciplina del nostro essere."

(Paul)

 

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La casa sulla collina di paglia: (da sinistra) Linda Hayden e Fiona Richmond

 

Il migliore, dei pochi lungometraggi scritti e diretti da James Kenelm Clarke (1941 - 2020), è un angosciante thriller erotico realizzato a basso budget, ma in grado di catturare l'attenzione dall'inizio alla fine, senza alcuna caduta di tono, con un efficace colpo di scena conclusivo e chiarificatore. Sono pochi gli attori coinvolti, molto ben selezionati, tra i quali risaltano Udo Kier, in una delle rare occasioni come protagonista principale, e due bellezze femminili di indiscutibile fascino [1]. Morboso e piuttosto audace per l'epoca (e, a maggior ragione, oggi), con presenza di un paio di scene lesbo, può vantare l'onore di essere l'unico film inglese finito nella lista dei famigerati "video nasties", ovvero tra le decine di videocasette bandite nel Regno Unito. La distribuzione italiana ha scelto, non impropriamente, di optare per un titolo che presenta un sottile collegamento con il più noto Cane di paglia (Sam Peckinpah, 1971)Misconosciuto, male distribuito in Italia e poco considerato (avercene oggi di film del genere!), Exposé (titolo originale) è stato un discreto successo al botteghino in patria [2], al di là dello spiacevole trattamento riservato dai soliti moralisti e ipocriti censori, incompetenti a livello di cultura cinematografica. Anche se pesantemente sforbiciato (in particolare durante la scena della violenza subita in un prato da Linda, da parte di due contadini, e con alleggerimento dell'accoltellamento a Suzanne), mantiene inalterato il suo fascino vintage, la carica eversiva, iconoclasta e una configurazione estetica néttamente superiore alla soporifera media delle produzioni, sessualmente edulcorate, del nuovo millennio. 

 

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La casa sulla collina di paglia: Linda Hayden e Udo Kier

 

Curiosità 

 

La casa sulla collina di paglia è stato rifatto, non molto bene e in versione ammorbidita, nel 2010 (con il titolo Stalker) da Martin Kemp: Anna Brecon interpreta la scrittrice Paula Martin, mentre Jane March è Linda; nei panni della signora Brown ricompare invece Linda Hayden.

 

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Stalker (2010): il remake di "La casa sulla collina di paglia" 

 

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La casa sulla collina di paglia: Linda Hayden 

 

Critica 

 

"Apparentabile per temi e stile ai lavori di Larraz - da cui eredita il produttore Brian Smedley-Aston e il regista James Kenelm Clark, che di Ossessione carnale aveva scritto le musiche - e destinato a finire nella lista nera dei video nasties dei primi anni '80, La casa sulla collina di paglia (1976) parrebbe sulla carta un cupo kammerspiel con pretese intellettualoidi: uno scrittore in crisi si rifugia in una casa isolata nella campagna inglese per scrivere il nuovo romanzo, ignaro dei proposti vendicativi della misteriosa segretaria che condivide il suo isolamento, e che conosce l'oscuro passato dello scrittore. E invece il film di Clark è decisamente torbido, popolato da personaggi repellenti e dalla sessualità proteiforme; e nonostante l'inesperienza registica gli giochi brutti scherzi, Clark ha belle intuizioni visive, sfrutta al meglio la suggestiva ambientazione rurale e i claustrofobici interni tra cui si dipana la vicenda, e gira scene erotiche intense e inquietanti. Udo Kier, lo scrittore, si infila guanti chirurgici prima di fare sesso con la provocante fidanzata (la stellina Fiona Richmond, già columnist della rivista Men Only) mentre la segretaria Linda Hayden (Una messa per dracula, La pelle di Satana) origlia i loro gemiti e si masturba selvaggiamente. Più tardi la stessa Hayden, intenta a piaceri solitari in un campo di grano, viene aggredita e stuprata da un paio di balordi armati di fucile: nella sequenza, che costerà al film l'ostracismo, la donna prima fa buon viso a cattivo gioco, poi si sbarazza degli stupratori a fucilate. E non finisce qui: la vendicativa seduce ed elimina anche la Richmond, prima di rivolgersi contro Kier per una resa dei conti dagli sviluppi imprevisti. Roba da far venire un coccolone a Mary Whitehouse e compagnia."

(Roberto Curti e Tommaso La Selva) [3]

 

"Spesso massacrato della censura, è un horror ad alto contenuto erotico, con una trama lineare, ma con spunti interessanti. I personaggi sono caratterizzati con una certa cura e sono ben interpretati, almeno per quanto riguarda il sempre bravo Udo Kier e l'intensa Linda Hayden, qui nell'interpretazione più osée della sua carriera. Diverso è il discorso per la bellona Fiona Richmond, piuttosto inespressiva, con cui James Kenelm Clarke avrebbe realizzato due successive commedia erotiche di mediocre livello. La tensione, anche e soprattutto erotica, è crescente e la motivazione di Linda rende il suo comportamento, determinato e apparentemente egocentrico, comprensibile e, entro certi limiti, anche toccante. Non è un film completamente riuscito, ma è vivace e condotto con buona abilità."

(Rudy Salvagnini) [4]

 

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La casa sulla collina di paglia: Fiona Richmond, in una delle tante scene presa di mira dalla censura 

 

Visto censura [5]

 

La casa sulla collina di paglia ottiene visto censura n. 68560 in data 16/06/1976, dopo aver subìto significativi tagli con "eliminazione di tutte le sequenze a sfondo erotico". Inevitabile il divieto ai minori di anni 18, "motivato dal clima di tensione, di violenza e di continue uccisioni per vendette sadiche, descritte nella vicenda e rappresentate con immagini non adatte alla particolare sensibilità dei minori."

 

Metri di pellicola accertati: 2383 (circa 87'30").

 

 

NOTE

 

[1] Linda Hayden, volto spesso presente in celebri pellicole horror (Una messa per Dracula, La pelle di SatanaMadhouse, Vampira) e commedie erotiche (Confessioni di un pulitore di finestre, Confessions from a holiday campLet's get laid) e la rossa - con circonferenze mammellari stratosferiche - Fiona Richmond.

 

[2] Letteralmente, da "Sex & violence" di Roberto Curti e Tommaso La Selva (pag. 125): "Il successo di La casa sulla collina di paglia (che resiste per sei mesi filati nelle sale del West End) prelude ad altri due frutti della joint venture Clark/Richmond: Hardcore (1977), che a dispetto del titolo non è un porno ma una sorta di biopic della stessa Richmond, e la farsaccia Let's get laid."

 

[3] "Sex & violence  - Percorsi nel cinema estremo", edizioni Lindau, pag. 79.

 

[4] "Dizionario dei film horror", edizioni Corte del Fontego, pag. 131.

 

[5] Dal sito "Italia Taglia".

 

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La casa sulla collina di paglia: Fiona Richmond e Udo Kier 

 

"Ci sono autori che scrivono con luce, altri con sangue, con lava, con fuoco, con terra, con fango, con polvere di diamante ed infine quelli che scrivono con inchiostro. Sventurati, con inchiostro, semplicemente."

(Pierre Reverdy)

 

Trailer

 

F.P. 24/09/2022 - Versione visionata in lingua italiana - DVD Golem (durata: 80'10")

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