Regia di Guido Lombardi (II) vedi scheda film
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA - CONCORSO
"La difficoltà aguzza l’ingegno” e a Napoli, come ormai un po’ ovunque nel nostro paese, nelle difficoltà ci si sguazza come nella fogna esplosa da una tubatura che allaga il sottosuolo di una banca, fornendo l’ispirazione per un colpo milionario che parte dall’intuito di un idraulico occorso a tappare la falla, per dilagare su cinque improbabili rapinatori indigenti o con forti ed impellenti motivazioni a portare a buon fine il colpo. Giusto a Napoli ed in generale nella nostra Italia si può contare di non rasentare l’assurdo presentandoci un rapinatore professionista, ora fotografo di matrimoni, che torna a delinquere per comprarsi un cuore nuovo che gli assicuri la sopravvivenza. A loro due si uniscono un ricettatore con una lunga esperienza carceraria, un pugile motivato ma troppo emotivamente labile ed incontrollabile per non essere stato squalificato. E, soprattutto e sopra tutti, Sciomen, la leggenda del malaffare cittadino, ora anziano e malinconico, con crisi di identità, forse pure a livello sessuale. Tornano i “soliti ignoti” in versione aggiornata, spiritosa ma anche molto nera con qualche tinta pulp, nobilitata da una recitazione che sembra venire dalla vita e dall’abitudine. Beppe Lanzetta dà vita ad un personaggio che meriterebbe un reboot tutto suo tanto riesce a fagocitare la storia e la vicenda, e il bravo Guido Lombardi, dopo il riuscito esordio col serio e drammatico La-bas.Educazione criminale, cambia registro restando nell’argomento, alleviando i toni e cercando, perché no, di divertire e smorzare la drammaticità che tuttavia resta alla base di tutto, senza scadere troppo nella farsa e nella macchietta.
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