Regia di Bill Condon vedi scheda film
Dopo aver visto questo film ho imparato che Julian Assange è: un pallone gonfiato, un maniaco del controllo, un fanatico totalmente privo di etica, un incosciente, un mentitore, un irresponsabile. Il tutto perché ebbe un'infanzia infelice e fu un bambino abusato (la madre entrò quand'era piccolo in una setta super religiosa - non per niente se la prese tanto con Scientology) e non avendo conosciuto il padre fino ai 25 anni ha sempre avuto forti problemi con l'autorità.
Non mi aspettavo un santino, ma nemmeno una tale grossolana e totale demolizione del personaggio. Se anche solo la metà delle cose che il film dice di lui fosse vera, allora farebbero bene a rinchiuderlo a vita dove non possa nuocere mai più. Mi serve una seconda opinione.
Il film nell'insieme è bruttino e noiosetto, non aggiunge un particolare che è uno su fatti talmente recenti che li abbiamo tutti bene in mente, punta al 90% sul personaggio Assange ma non ne fa un vero biopic, si limita a buttare sul tavolo una manciata di tessere di un mosaico talmente complesso che ha troppi buchi per essere davvero comprensibile. Non datemi della complottara, ma la sensazione è che sia un film di propaganda prodotto con i soldi della Cia - e gli è venuto anche male.
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