Alexandre Taillard de Worms è un uomo di una certà età, fascino e fama, che ama le donne e ricopre la carica di Ministro degli affari esteri della Francia. Capelli brizzolati e corpo atletico leggermente abbronzato, Taillard assolve tutti gli impegni che la sua carica comporta - dai discorsi alle Nazioni Unite a New York alle visite nella polveriera del Centrafrica -, apostrofa i potenti del mondo e invoca le più grandi menti alfine di portare la pace, moderare gli animi e assicurarsi un futuro Nobel per la pace. Combattendo in nome della legittimità, della chiarezza e dell'efficienza, attacca i neoconservatori americani, i russi corrotti e i cinesi avidi. Un giorno, tra i collaboratori di Taillard, viene assunto il giovane laureato Arthur Vlaminck con il compito di preparare i discorsi del ministro. Arthur dovrà però imparare a trattare con la suscettibilità e la predisposizione di Taillard e dovrà trovarsi un posto tra il capo del personale e i consulenti che ruotano attorno al Quai d'Orsay, luogo dove stress, ambizione e trucchi sporchi sono all'ordine del giorno.
Note
Un’opera frenetica, comica e concitata come il ministro di cui racconta le gesta, pallonaro con un talento innato per la politica che cita Eraclito, Tintin e I ponti di Madison County e cambia di continuo i tre incrollabili principi della sua visione. Il ritmo è indiavolato, quasi impossibile da seguire, e ribalta con il proprio caos i tentativi della politica di mettere ordine nella Storia. Perché dietro questa politica francese da macchietta c’è in realtà una riflessione molto amara e cara a Tavernier: la sconsolata ammissione dell’impotenza della democrazia e dell’inutilità delle parole. Il personaggio di Alexandre Taillard de Worms è liberamento ispirato alla figura di Dominique de Villepin, ex primo ministro del presidente francese Jacques Chirac.
Del buon Eraclito, i giovani e vecchi uomini politici francesi a Quai d'Orsay, hanno saputo cogliere solo il significato più superficiale del panta rhei. Forse, convinti che tutto dovesse scorrere, si sono messi a correre. Il risultato è una satira spontanea che viene fuori dal quotidiano, dai piccoli assurdi ammiccamenti, dalle scartoffie che ogni giorno affollano gli uffici,… leggi tutto
Al numero 37 del Quai d’Orsay di Parigi c’è il Ministero degli esteri francese. A capo del ministero c’è un politico, Alexandre Taillard de Worms, che è un signore alto, risoluto, fanfarone ma a suo modo geniale. Per lui lavorano giorno e notte decine di persone, fra cui Arthur Vlaminck, un giovane ambizioso addetto ai discorsi ufficiali. Succede di tutto, al 37 del Quai d’Orsay:… leggi tutto
Film di Bertrand Tavernier che è un’ironica e spero surreale rappresentazione del mondo della politica di alto livello e, nello specifico, del Ministero degli esteri francese e dell’entourage che ruota intorno al ministro. Il ministro è un uomo giovanile, dedito allo jogging e a dare istruzioni pirotecniche tranchant a un giovane e spaesato stagista che deve preparare i…
Del buon Eraclito, i giovani e vecchi uomini politici francesi a Quai d'Orsay, hanno saputo cogliere solo il significato più superficiale del panta rhei. Forse, convinti che tutto dovesse scorrere, si sono messi a correre. Il risultato è una satira spontanea che viene fuori dal quotidiano, dai piccoli assurdi ammiccamenti, dalle scartoffie che ogni giorno affollano gli uffici,…
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