Insieme con un gruppo di italiani Vincenzo emigra in Olanda per lavorare in una miniera di carbone. La sua prima esperienza nelle viscere della terra è traumatica. Rimane infatti imprigionato sottoterra da un crollo improvviso e, a stento, viene liberato dalle squadre di soccorso. Deciso a fare ritorno a casa viene invece persuaso a rimanere dal suo amico Federico. Il ragazzo lo accompagna nelle famosa via dove le prostitute si offrono dalle finestre delle case. Qui Vincenzo conosce e si innamora di Els.
Note
Maestro del neorealismo rosa, Emmer regala al "francese" Lino Ventura un ruolo molto intenso in un film coraggioso, diverso dalla sua produzione precedente. Amarissimo e crudo, il film ebbe gravi problemi son la censura (solo di recente alcune scene tagliate sono state reintegrate) e il regista abbandonò il cinema per diventare uno specialista di "caroselli".
Grazie al lavoro certosino della cineteca di Bologna, sono stati recuperati i fotogrammi mancanti, in modo da poter restaurare la pellicola in toto e restituire dignità artistica al lavoro del regista!
Spaccato di vita da contrapporre a film degli stessi anni in Italia, dove la situazione è ben diversa e più dura.
Alcune cose con la modernità sono peggiorate addirittura.
Emmer è bravissimo con la cinepresa: pochi movimenti e una direzione attoriale ammirevole. Apparentemente riemerse da un dramma sociale scottante, le vicissitudini della pellicola percorrono stradine anguste nelle quali pare impossibile lasciare un’impronta di tipo politico. La commedia e l’erotismo sono in agguato. In realtà la sceneggiatura fa a meno di certi… leggi tutto
Ciò che va apprezzato in questo La ragazza in vetrina è il tentativo, da parte di Emmer e dei suoi co-sceneggiatori Vinicio Marinucci, Luciano Martino e Pierpaolo (scritto così nei titoli di testa) Pasolini, senza dimenticare Rodolfo Sonego, autore del soggetto, di fare un passo oltre l'ormai chiusa stagione del neorealismo rosa (storie sentimentali in ambienti poveri, in… leggi tutto
Luciano Emmer è stato un regista eclettico, negli anni quaranta si dedicò con successo alla documentaristica d’arte, per passare negli anni cinquanta ai lungometraggi che posero le basi della commedia all’italiana e a episodi con titoli come “Le ragazze di piazza di Spagna” e “Terza liceo”, per approdare negli anni sessanta alla regia…
Un film stupendo, girato ottimamente con attori eccellenti, un Ventura da Oscar, sui migranti economici italiani degli anni '60.
Con tutte le contraddizioni e le ingenuità di un nord ostile ma fecondo e facondo, dove si incrociano i drammi dei minatori con i drammi delle prostitute del nord che sono forse più fragili ancora di questi uomini pieni di polvere che rischiano la vita…
Bello e purtroppo sottovalutato e dimenticato film di Luciano Emmer.
Ispirato probabilmente per l'ambientazione olandese alla tragedia di Marcinelle(lì era Belgio nella realtà) vede come protagonisti 4 attori francesi: Bernard Fresson, Marina Vlady, Magali Noel e Lino Ventura(lui però di origine italiana di Parma).
Tratta , con molto tatto, l'amore tra una prostituta…
Emmer è bravissimo con la cinepresa: pochi movimenti e una direzione attoriale ammirevole. Apparentemente riemerse da un dramma sociale scottante, le vicissitudini della pellicola percorrono stradine anguste nelle quali pare impossibile lasciare un’impronta di tipo politico. La commedia e l’erotismo sono in agguato. In realtà la sceneggiatura fa a meno di certi…
Allora erano presenti in Belgio 47000 lavoratori italiani; vivevano con le loro famiglie ai margini dell'indigenza pur lavorando peggio degli animali da soma. A Marcinelle la comunità italiana era relegata in un…
Ciò che va apprezzato in questo La ragazza in vetrina è il tentativo, da parte di Emmer e dei suoi co-sceneggiatori Vinicio Marinucci, Luciano Martino e Pierpaolo (scritto così nei titoli di testa) Pasolini, senza dimenticare Rodolfo Sonego, autore del soggetto, di fare un passo oltre l'ormai chiusa stagione del neorealismo rosa (storie sentimentali in ambienti poveri, in…
Italiani in trasferta nel quartiere del meretricio in vetrina ad Amsterdam.Due minatori che lavoranoda minatori in Belgio trascorrono un weekend ad Amsterdam e soprattutto nel suo quartiere a luci rosse dove avranno incontri non propriamente di una sola notte.A una prima parte iperrealistica in miniera,un antro buio e mefitico dove addirittura restano imprigionati per parecchie ore segue una…
DEDICO QUESTA PLAYLIST A LUCIANO EMMER , SCOMPARSO IN DATA ODIERNA ALLA BELLA ETA' DI 91 ANNI,MIO COMPAESANO PART-TIME, IN QUANTO ERA SOLITO ,QUAND'ERA RAGAZZO ,TRASCORRERE LE VACANZE A…
Commedia dal sapore amarognolo, che si condensa in un week end di presunto divertimento, per due minatori italiani in Olanda, incastonato tra due sequenze ambientate all’interno della miniera, la prima delle quali veramente drammatica. Emmer non insiste con la denuncia dei pericoli ai quali soggiacevano i minatori nelle viscere della terra; del resto, all’epoca, la tragedia di…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Il film che mise in crisi Emmer per colpa della censura, eppure è fra i suoi migliori, ma riuscirono a rompergli i nervi e si dediò alla pubblicità in maniera proficua, ma il cinema perse un autore regista importante in quel monento.
Da un soggetto scritto da lui stesso con Rodolfo Sonego e Emanuele Cassuto, sceneggiato sempre dal regista con altri, ma in particolar modo con Pasolini…
Ho visto questo film per la prima volta a Torino, e l'ho trovato incredibilmente audace per i suoi tempi. La prima parte è angosciosa e velatamente sadica; l'immagine chiave è la luce superficiale di una miniera che scompare lentamente allontanandosi. Siamo negli abissi della terra. Il film qui sa di carbone e di grasso, i dialetti si fondono e confondono, i volti scompaiono. Qualcuno muore:…
un novantenne che è un leone; mi dicono che a Venezia non ha fatto la sua figura, può essere.Una cosa è certa, ha fatto un salto di tempo esagerato, dalla La Ragazza in vetrina ad oggi o quasi, tutto per un fatto…
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Commenti (2) vedi tutti
Grazie al lavoro certosino della cineteca di Bologna, sono stati recuperati i fotogrammi mancanti, in modo da poter restaurare la pellicola in toto e restituire dignità artistica al lavoro del regista!
leggi la recensione completa di vjarkivSpaccato di vita da contrapporre a film degli stessi anni in Italia, dove la situazione è ben diversa e più dura. Alcune cose con la modernità sono peggiorate addirittura.
leggi la recensione completa di PLZ