Lasciato dalla storica fidanzata Anna e senza un lavoro per mantenersi, Enrico Fiabeschi è costretto a lasciare Bologna dopo gli anni passati a studiare senza aver concluso nulla. Ritornando in Calabria, nel piccolo paese di Cuculicchio, si ritrova di fronte a una realtà che sembra essersi fermata nel tempo. Qui, per la prima volta, Fiabeschi tenterà di dare risposte agli interrogativi esistenziali che lo attanagliano, mettendo a fuoco - tra varie vicissitudini e situazioni rocambolesche - la direzione da far prendere alla sua vita.
Note
Max Mazzotta torna al personaggio di culto cinematografico che l’ha consacrato. Così scrive, interpreta, dirige il film, compone e canta canzoni che mettono in copia (carbone) Brunori SAS e propone uno spinoff che è una vera e propria performance: una maratona attoriale, un boato audiovisivo di virtuosismi stilistici che lasciano al palo il pauperismo televisivo di Paz!, gratuiti e stucchevoli, trasognati e coerenti con la visione alienata di Enrico. «Sappi portare la tua croce», Fiabeschi: sei uno sbrindellato racconto di formazione tardiva, con una morale che finge di non prendersi sul serio e stereotipi pseudotrasgressivi da cinema all’epoca delle Film Commission. Un film normativo su fallimento e maturità. Un esorcismo personale del regista. Un Pazienza (pur)troppo educato, nonostante nel finale, a scuola, regni l’anarchia.
Film improponibile ed assai infantile e l'unica cosa da salvare e' la presenza della bella Ronny Morena Pellerani in questa Pellicola vecchio stile poco spassosa.voto.0.
«Ma che film è?» mi chiede la cassiera appena pronuncio “Fiabeschi torna a casa”. In effetti, la domanda è più che lecita, poiché tra l’altro il contesto è quello megagalattico e cannibalizzante di un tranquillo multisala di paura. Quindi sincero stridore. Il film è uno di quelli di cui pochi, pochissimi sono a conoscenza, nemmeno fossero membri (a loro insaputa) di una setta… leggi tutto
Comparso in poche tavole di Giorno di Andrea Pazienza, tra un sudicio appartamento e aule ignoranti del Dams, al cinema Enrico Fiabeschi s’è guadagnato spazi maggiori: chiave d’adattamento in Paz!, con molti volti schiantati sulla sua faccia gommosa, in Fiabeschi torna a casa conquista titolo e intero film. Lasciato dalla compagna che lo manteneva, oggi 40 anni e sempre fuori corso, saluta… leggi tutto
«Ma che film è?» mi chiede la cassiera appena pronuncio “Fiabeschi torna a casa”. In effetti, la domanda è più che lecita, poiché tra l’altro il contesto è quello megagalattico e cannibalizzante di un tranquillo multisala di paura. Quindi sincero stridore. Il film è uno di quelli di cui pochi, pochissimi sono a conoscenza, nemmeno fossero membri (a loro insaputa) di una setta…
Comparso in poche tavole di Giorno di Andrea Pazienza, tra un sudicio appartamento e aule ignoranti del Dams, al cinema Enrico Fiabeschi s’è guadagnato spazi maggiori: chiave d’adattamento in Paz!, con molti volti schiantati sulla sua faccia gommosa, in Fiabeschi torna a casa conquista titolo e intero film. Lasciato dalla compagna che lo manteneva, oggi 40 anni e sempre fuori corso, saluta…
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Commenti (1) vedi tutti
Film improponibile ed assai infantile e l'unica cosa da salvare e' la presenza della bella Ronny Morena Pellerani in questa Pellicola vecchio stile poco spassosa.voto.0.
commento di chribio1