Regia di Michael Apted vedi scheda film
Regista non estraneo a biopic di donne coraggiose o particolari,vedi anche "Gorilla nella nebbia" (nel suo carnet anche un James Bond,con Pierce Brosnan),Michael Apted girò questa versione per il cinema della vita della cantante country Loretta Lynn,poco più che quarantenne all'epoca dell'uscita della pellicola:in America il film fu molto amato,guadagnando sette candidature all'Oscar,vincendo quella per la migliore attrice andata a Sissy Spacek,che vinse anche il Golden Globe per la migliore interprete di film musicali o commedie,oltre a quello per il miglior lungometraggio della categoria.Storia di una ragazza del Kentucky,figlia appunto di un minatore,come ricorda la sua canzone che dà il titolo originale al film,che si sposa prestissimo con un ex-soldato,che le ammolla un ceffone proprio la notte dopo aver promesso al suocero che non la picchierà mai,e che con il quale vivrà un amore ruvido e vivo,fatto di liti,diversi figli e slanci affettuosi,la pellicola sembra stare sospesa tra l'agiografia e il racconto di una fetta di Stati Uniti solitamente lontano dall'interesse del cinema.Non aiutato da un'edizione italiana che fa sembrare la protagonista,quando non canta,un'oca querula,il film di Apted è una discreta ricostruzione d'ambiente,non sempre a pieni giri di ritmo narrativo,con buone interpretazioni sia della Spacek che di Lee Jones,ma anche di Beverly D'Angelo,che interpreta Patsy Kline,alla quale pure verrà dedicato più tardi un film,"Sweet dreams",e il componente della Band,Levon Helm,che fa il padre della Lynn.
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