Regia di Matteo Oleotto vedi scheda film
In un paese friulano ai confini con la Slovenia vive una comunità che ha nel consumo di vino il maggior punto di aggregazione. Molti ne abusano e tra questi c’è Paolo Bressan, uomo solo e cinico, che tira avanti tra bugie ed espedienti. La sua vita cambia quando in occasione della morte di una zia alla lontana slovena riceve in “eredità” l’affido di suo nipote Zoran, un ragazzo adolescente timido e apparentemente ritardato. La scocciatura di questo impegno si trasforma in un’opportunità quando Paolo scopre l’incredibile talento di Zoran per il lancio delle freccette: comincia a pensare di sfruttarlo per ricavarne del denaro. Le cose prenderanno una piega inaspettata.
Un film gradevole e di buoni sentimenti questo di Matteo Oleotto che racconta di persone sole, senza amore e che trovano rifugio a questa sofferenza nell’alcool o in altre attività. Ed è proprio quando arriva l’amore, la possibilità di essere scelti ed accettati per ciò che si è che diviene possibile cambiare il corso degli eventi
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