Valerio e Scheggia sognano il grande momento che cambierà per sempre le loro vite ma nel frattempo si accontentano di vivere di espedienti e spillando soldi in casa. Giovanna e Serena, invece, si credono adulte ma non hanno mai osato vivere per davvero. Le vite di questi quattro giovani saranno cambiate dall'incontro con Mei Mei, una giovane prostituta cinese, grazie alla quale capiranno tra luci e ombre che la conquista della libertà è prima di ogni cosa un lavoro interiore.
Note
Un’opera mediocre sotto ogni punto di vista, con miriadi di tagli e taglietti di montaggio per sembrare al passo con i tempi, un uso improprio della camera mossa e giochi di messa a fuoco a tratti imbarazzanti. Ma non è certo questo il problema maggiore. Il guaio è che lo sguardo sul mondo del lavoro e sull’Italia della crisi economica è vuoto e superficiale, affidato a continui discorsi di massima sul ruolo del maschio e sulla rinuncia ai sogni.
La recensione di Bartolini mi sembra fin troppo severa nell'evidenziare i difetti di quest'opera, che pure ci sono, mentre tralascia di rimarcare i pregi: freschezza dei dialoghi e della recitazione, una notevole verità dei personaggi che, senza mai sfiorare tentazioni sociologiche o documentaristiche, rendono credibile e appassionante la storia, peraltro piuttosto ben scritta. Forse il limite… leggi tutto
Storiella semplice e anche parecchio stupida: la prostituta dovevano portarla in Questura o in qualche caserma dei Carabinieri e si sarebbero preoccupati loro, tramite le istituzioni, di farla andare a vivere da eventuali suoi parenti... ma, evidentemente, volevano far vedere un "lato buono" dei giovani disoccupati squattrinati, in maniera inutilmente stupida però. Parecchi errori di… leggi tutto
Commediola italo-romanocentrica. Alcuni temi interessanti sul fuoco. Ma che vengono fuori in modo del tutto insufficiente. Uno script che disegna personaggi - tutti stupidamente in guerra fra loro - e situazioni improbabili. Che inficiano l’immedesimazione dello spettatore. Dialoghi forzati. Lontani dalla realtà. Due amici d’infanzia (interpretati da Valerio Di Benedetto… leggi tutto
Storiella semplice e anche parecchio stupida: la prostituta dovevano portarla in Questura o in qualche caserma dei Carabinieri e si sarebbero preoccupati loro, tramite le istituzioni, di farla andare a vivere da eventuali suoi parenti... ma, evidentemente, volevano far vedere un "lato buono" dei giovani disoccupati squattrinati, in maniera inutilmente stupida però. Parecchi errori di…
Storiella semplice e anche parecchio stupida: la prostituta dovevano portarla in Questura o in qualche caserma dei Carabinieri e si sarebbero preoccupati loro, tramite le istituzioni, di farla andare a vivere da eventuali suoi parenti... ma, evidentemente, volevano far vedere un "lato buono" dei giovani disoccupati squattrinati, in maniera inutilmente stupida però. Parecchi errori di…
Storiella semplice e anche parecchio stupida: la prostituta dovevano portarla in Questura o in qualche caserma dei Carabinieri e si sarebbero preoccupati loro, tramite le istituzioni, di farla andare a vivere da eventuali suoi parenti... ma, evidentemente, volevano far vedere un "lato buono" dei giovani disoccupati squattrinati, in maniera inutilmente stupida però. Parecchi errori di…
Commediola italo-romanocentrica. Alcuni temi interessanti sul fuoco. Ma che vengono fuori in modo del tutto insufficiente. Uno script che disegna personaggi - tutti stupidamente in guerra fra loro - e situazioni improbabili. Che inficiano l’immedesimazione dello spettatore. Dialoghi forzati. Lontani dalla realtà. Due amici d’infanzia (interpretati da Valerio Di Benedetto…
film a basso budget, ben diretto, intimista, con dialoghi simpatici e spontanei (alcuni dei veri e propri monologhi) ad impronta teatrale, che pur affrontando temi pesanti e attualissimi, lo fa con tocco leggero, mai compiaciuto, senza volgarità fini a se stesse, supportato da attori simpatici ed in parte.
Una delle poche pellicole che non mostra un italia squallida, crudele e…
Valerio (Di Benedetto) è un ventisettenne romano con velleità da attore cinematografico che non riesce mai a coronare. Il suo amico Scheggia (Di Sante) abita insieme alla nonna (Scoccia) e si arrabatta con piccole attività di spaccio. Entrambi vivono di espedienti e fanno riferimento alle risorse di una donna: Scheggia a quelle della vecchietta di casa, Valerio a quelle…
La recensione di Bartolini mi sembra fin troppo severa nell'evidenziare i difetti di quest'opera, che pure ci sono, mentre tralascia di rimarcare i pregi: freschezza dei dialoghi e della recitazione, una notevole verità dei personaggi che, senza mai sfiorare tentazioni sociologiche o documentaristiche, rendono credibile e appassionante la storia, peraltro piuttosto ben scritta. Forse il limite…
Valerio ha 30 anni e «sta co le pezz’ar culo». Vuole fare l’attore, ma è un palese incapace. Si arrangia con lavoretti come animatore di feste, mentre la fidanzata Serena si sbatte come un’assatanata per rimediare i soldi e pagare le bollette. Lei resta incinta, lui impazzisce e accetta un lavoro come corriere della droga (leggera) per conto dell’amico Scheggia (fin dal nome siamo…
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Commenti (3) vedi tutti
Storiella semplice ma divertente da vedere.
leggi la recensione completa di CriticatruttoStoriella semplice ma divertente da vedere.
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