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La ragazza di Boemia

Regia di James W. Horne, Charles Rogers vedi scheda film

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La recensione su La ragazza di Boemia

di genoano
7 stelle

Avventura danubiana in costume per Stanlio e Ollio, che rivisitano a modo loro l'omonima opera lirica di Balfe. La produzione fu tribolata e la prima mezz'ora ne risente, ma il duo esce alla distanza e regala almeno due gags memorabili; e quando la giovane Arline canta "I dreamt" si rimane incantati. Voto 6 e mezzo tendente al 7.

Non c'è due senza tre, perciò, dopo "Fra Diavolo" e "Nel paese delle meraviglie", ecco un altro lungometraggio di Stanlio e Ollio tratto da un'opera lirica, secondo uno schema amato dal produttore Hal Roach (gabbia narrativa e commento musicale pronti in cui inserire la comicità del duo) e odiato da Stan Laurel (i geni non amano le gabbie). Dall'opera di Balfe vengono perle come il coro dei gitani e "I dreamt I dwelt in marble halls", sognante romanza della ragazza di Boemia Arline; "The heart of a gipsy" è invece una canzone originale, scritta per il film, e accompagna una curiosa scena di ballo (in cui gitani mitteleuropei ballano come cosacchi), l'unica in cui è presente Thelma Todd, l'attrice scomparsa poco prima dell'uscita del film nelle sale (forse per un omicidio fatto passare per suicidio). Dopo la tragedia la produzione cambiò la sceneggiatura, fece girare nuove scene e cancellò tutte quelle a cui aveva preso parte l'attrice, ma non potè tagliare questa, troppo importante musicalmente. La trama è rimaneggiata ma il duo comico se la cava da par suo: la gag della rapina a fasi alterne al gentiluomo rasenta la perfezione, e la lotta con le guardie di Stanlio (forse "dopato" dal mosto che, più che imbottigliare, ha introitato) è una delle scene d'azione comica più riuscite di sempre; l'espressione fissa ma beffarda e l'andatura a balzi con cui ne esce saranno di certo state fonte d'ispirazione per artisti come Raimondo Vianello e Alberto Sordi. Mae Busch interpreta per l'ultima volta il suo ruolo tipico, quello della moglie di Ollio, mentre il capitano delle guardie, coi baffoni e lo sguardo torvo d'ordinanza, è James Finlayson, il classico antagonista del duo; se mettete il finale in lingua originale, potete sentire il suo famoso "D'oh!", esclamazione di sorpresa e di disdetta; Matt Groening se ne ricorderà, riprendendola per caratterizzare Homer, il personaggio principale della popolare serie tv da lui creata, "I Simpson".

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