Regia di Denis Côté vedi scheda film
Dopo un lungo periodo di detenzione, la sessantenne Victoria si ritira in una sperduta località canadese, al limitare di un bosco. E’ sotto sorveglianza da parte delle autorità locali. La raggiunge Florence, la sua compagna, immediatamente poco entuasiasta all’idea di vivere sepolta nella natura quanto si vuole, ma pur sempre sepolta. Considerazioni che lasciano il tempo che trovano quando Victoria viene riacciuffata dal suo sordido e misterioso passato e ne paga amaramente le conseguenze insieme alla malcapitata Florence.
Film canadese sgradevole ma ben girato Il finale è piuttosto truculento e forse stona con l’andamento generale della vicenda. Risulta comunque efficace la scelta di due attrici tutt’altro che giovani e attraenti per interpretare i ruoli di due donne in conflitto ma che si amano. Alcune lentezze nella narrazione sono riscattate da una recitazione di grande livello da parte di Pierrette Robitaille e Romane Bohringer. Ambientazione e fotografia contribuiscono a farmi dire che il film si può vedere, anche se difficilmente resterà scolpito nella memoria. Premio Alfred-Bauer alla Berlinale del 2013.
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